Traffico internazionale di rifiuti. Nel 2021 l’ex presidente del Novara “beccato” a Locri con 200mila euro in contanti

Il sequestro di 90 milioni disposto dal gip di Milano nell’ambito dell’operazione in corso in Lombardia, Piemonte e Calabria e in Germania su un traffico di rifiuti illeciti riguarda somme che per gli investigatori erano solitamente reinvestiti nello stesso traffico illecito di rifiuti ma anche in altre attività lecite tra cui l’acquisto di quote di una società di calcio (il Novara, in serie C).
L’operazione rientra nell’ambito di un “Action Day” coordinato da Eurojust per i profili internazionali, con il supporto di Europol, ed è condotta congiuntamente dal Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Milano e dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale (BKA) di Monaco di Baviera (Germania). Le indagini sono condotte dalla Procura di Milano, Monaco e Reggio Calabria. Creata una squadra investigativa comune per accertare reati in materia di traffico illeciti di rifiuti che in questo caso si è sviluppato in vari Paesi europei con un giro di false fatturazioni ed attività di riciclaggio.

Oltre a Maurizio Rullo, che secondo quanto emerge dalla inchiesta della DDA e dei Carabinieri sarebbe «il capo, l’ideatore, il promotore e l’organizzatore» dell’associazione a delinquere dedita al traffico illecito di rifiuti ferrosi, nell’indagine è coinvolta una seconda persona che aveva avuto un ruolo di primo piano nel Novara Calcio spa dopo che lo stesso Rullo aveva rilevato la società dai precedenti proprietari. Si tratta di Marcello Cianci, napoletano di origine e residente nel milanese, che Rullo aveva inserito come presidente della società calcistica. Cianci si era poi dimesso nel febbraio 2021 dopo un episodio che aveva gettato per la prima volta un’ombra scura sul Novara Calcio.

Nel 2021 l’ex presidente del Novara intercettato in auto con 200mila euro in contanti

Era stato infatti intercettato a Locri dai finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria, mentre trasportava nella sua auto 200mila euro in contanti stipati in sacchetti di plastica da supermercato. Cianci era stato denunciato per ricettazione e l’intera somma di denaro era stata sequestrata. Cianci aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente, secondo la versione ufficiale allora comunicata dalla società, «per motivi di natura personale e professionale». Il Novara Calcio spa 1908, si era dichiarato «totalmente estraneo ai fatti, i quali riguardano vicende strettamente personali e non legate al suo operato all’interno del club».