Tragedia a Paola. Il sindaco: “Morti per soccorrere Massimo”

Il sindaco: morti per soccorrere Massimo

«Sono tragedie che viene difficile raccontare. Quattro persone legate fra di loro da vincoli di parentele, i fratelli Scofano e poi i Carnevale, padre e figlio. Stavano facendo la vendemmia come si usa fare dalle nostre parti, come ogni anno. Cose che si fanno aiutandosi vicendevolmente tra parenti, con tranquillità. Una tradizione che non ha mai destato particolare preoccupazione. Purtroppo, però, questa volta qualcosa è andato per il verso sbagliato». Così all’AdnKronos il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, commentando con commozione la morte di quattro persone a causa delle esalazioni del mosto.

«Il primo, che dovrebbe essere Massimo Carnevale, si è sentito male – spiega il sindaco -, il papà è corso per aiutare il figlio, ed è stata una catena, perché non hanno esitato a buttarsi dentro per salvare Massimo. Una catena che poteva continuare se non fosse stato per l’intervento di un altro della famiglia, un ragazzo molto forte fisicamente, che ha tratto in salvo la ragazza che ora si trova in ospedale, ma per fortuna non è in pericolo di vita. Anche il ragazzo che ha soccorso la ragazza sta bene».

«Sono intervenuti anche i vicini di casa, parenti, amici – aggiunge il sindaco -, l’elisoccorso è intervenuto immediatamente, il pilota è stato bravissimo, purtroppo, però, non c’era più niente da fare. Io non sono entrato nel magazzino. Sul posto ci sono ambulanze, carabinieri, polizia e i vigili del fuoco, che sono dovuti andare a recuperare i corpi rimasti nella vasca del mosto». «Non sappiamo cos’è andato storto stavolta -conclude il primo cittadino -, i corpi adesso si trovano in ospedale, non so quando il magistrato darà il via libera per riportarli a casa. Sono stato sul posto fino a poco fa e fra poco tornerò in ospedale per stare vicino ai parenti delle vittime, ma la tragedia è troppo forte. Il tutto è avvenuto al confine fra Paola e Fuscaldo. Due morti sono di Paola e due di Fuscaldo, ma è come se fosse un unico paese. Ci si conosce tutti. Siamo divisi solo da un fiume».