Trebisacce, Consorzio di Bonifica pieno di debiti? No problem, saldi di fine stagione e regali tributari agli amici del Gallo (cedrone)

A proposito del Consorzio di Bonifica della Calabria, è di qualche giorno fa una nota della opposizione (si fa per dire) regionale nella quale questi complici della maggioranza comunicano che la Corte dei Conti ha grandi perplessità su come si è svolta la creazione del CONSORZIO UNICO e sulla soppressione di tutti gli altri. Hanno fatto la scoperta dell’acqua calda questi onorevoli a 10.000 euro al mese più benefit. Più volte abbiamo posto la fatidica domanda: che fine faranno i debiti dei disciolti Consorzi? Sicuramente ammontano a più di 40 milioni di euro, basti pensare che Agenzia Riscossione ha pignorato al solo Consorzio di Trebisacce 30 milioni di euro ed altrettanti a Scalea.
Che fine faranno i crediti vantati dai fornitori, utenze e soprattutto dallo Stato? Quanti sono realmente i debiti dei disciolti Consorzi? Che fine ha fatto la Commissione Consorzi di bonifica presieduta da Katya Gentile? I sindacati (anche loro complici di GALLO OCCHIUTO & C.) pensano solo ai parassiti dei dipendenti loro iscritti, anche i dipendenti dei fornitori “bruciati” da Gallo e Occhiuto hanno famiglia e devono mangiare (loro si che lavorano davvero).
Un’altra novità: è stata approvata una delibera da parte del Commissario del Consorzio di Trebisacce (altro scienziato da 5.000 euro al mese) per lo stralcio e il saldo delle cartelle di AREA RISCOSSIONE, delibera tenuta ai più nascosta anche perché stranamente il sito con la pubblicazione degli atti di quel disgraziato Consorzio non è accessibile da molto tempo (che stano… anzi no). Il Consorzio è pieno di debiti e loro fanno i saldi di fine stagione.
C’è di più, indovinate chi sta aderendo a questo regalo tributario? Solo gli amici degli amici degli amici ovvero grossi imprenditori agricoli vicini all’area dell’assessore all’Agricoltura Gallo cedrone, tanto è che il funzionario che si occupa di queste pratiche sarebbe nientepopodimeno che un vicino di casa dell’assessore in fabula. Non abbiamo speranze.