Trebisacce, la strada ritrovata (di Emilio Panio)

di Emilio Panio (http://www.emiliopanio.it/)

Un cantiere. Dieci, cento. La ferrovia, la Nazionale. I tubi, la fibra, le case. Una vanga, una ruspa. Tutto normale. E poi ecco l’Antica Roma.

Siamo sul vecchio percorso della 106. Poche centinaia di metri e ci sta la curva della Fornace, un altro capitolo del libro locale che i giovani non conoscono. Pochi istanti e si è nella Marina di Trebisacce. A sinistra ci stanno i Giardini dove regna il Biondo trebisaccese, un arancio dai frutti tardivi che i locali ancora non hanno imparato a sfruttare davvero e fino in fondo. A destra ci sta la ferrovia a un binario e a un treno e mezzo al giorno.

Vanno riparate alcune tubature e si scava. Lo abbiamo detto: non è la prima volta che una ruspa fa il suo lavoro qui. Fiumi di cemento fanno da cornice al luogo che ha un nome e un passato interessante, in fatto di scaviContrada Chiusa: qualche decennio fa già si è trovato qualcosa. Costruendo una casa sono balzate fuori i resti del magazzino di una villa romana del I secolo dopo Cristo. Tanto clamore e poi addio. Oggi tutto è coperto da una coltre di erbacce e immondizie varie.

Anno Domini 2021, in queste ore. Si apre l’asfalto della 106 ed ecco che balzano fuori delle pietre sin troppo particolari. Semplici mazzacanNo. Ancora una volta è la Roma Imperiale che respira sotto il sole della Sibaritide. Ecco dei resti di una strada romana. E ora? Arriva un’archeologa, si scavano due trincee. Si analizzano pietre e cocci. Per adesso, nulla di più. Senza neppure il clamore del passato. Zitto tu e zitto io. Due semafori per il traffico. Il caldo estivo che già bussa alle porte,

Che fine ha fatto il resto dei resti? La strada, la villa o le ville romane del magazzino dimenticato. I cocci, le anfore, le pietre antiche. Nessuno prima ha trovato nulla? Non si è compreso il valore di quei mazzacan o si è coperto tutto e ciao core? Troppe domande, eh… eppure ce ne sono almeno altre due che si propongono: nessuno ne parla, perché? E, soprattutto, adesso che cosa succederà, adesso? Ah, saperlo…