NOTA STAMPA ANTONIO PISERA’, GIA’ CONSIGLIERE COMUNALE DI TROPEA
A Tropea, per ottenere un intervento basilare di disinfestazione e derattizzazione, è necessario ricorrere al Prefetto. È quanto sta accadendo in queste settimane, mentre l’Ufficio Tecnico comunale rimane inspiegabilmente inerte davanti a una situazione in continuo peggioramento.
Già il 6 giugno 2025 è stata inoltrata una richiesta ufficiale via PEC, protocollata il 9 giugno (n. 16316), con cui si sollecitava un intervento urgente contro la crescente presenza di blatte e roditori, segnalata sia nel centro storico che nelle zone periferiche. Numerose le segnalazioni da parte dei cittadini e degli operatori commerciali, allarmati dalla recrudescenza del fenomeno, aggravata dal caldo estivo.
La nota chiedeva non solo un’immediata azione larvicida e adulticida nei tombini, nei vicoli e nelle aree verdi, ma anche una derattizzazione estesa a tutto il territorio comunale e la pianificazione di cicli ripetuti durante l’estate, per tutelare salute pubblica, sicurezza alimentare e decoro urbano in una città che vive di turismo.
A distanza di oltre un mese, nessuna misura è stata adottata. I cittadini, esasperati, cercano soluzioni autonome, come coprire le caditoie con mezzi di fortuna o utilizzare calce viva per contenere i cattivi odori e limitare la diffusione degli insetti.
Il disagio quotidiano è sotto gli occhi di tutti: passeggiare o sedersi ai tavolini di un bar nel centro storico significa trovarsi tra i piedi blatte che fuoriescono dai tombini. Un’immagine indecorosa e incompatibile con una località che aspira a rappresentare l’eccellenza turistica calabrese.
È inaccettabile che un’attività ordinaria, pienamente programmabile dall’Ufficio Tecnico, venga ignorata, rendendo necessario l’intervento del Prefetto per garantire condizioni minime di vivibilità.
La disinfestazione non è un capriccio stagionale, ma una misura igienico-sanitaria essenziale, specie in presenza di infestanti potenzialmente vettori di malattie. A ciò si aggiunge il danno d’immagine per una destinazione turistica che, in piena stagione, dovrebbe offrire accoglienza, pulizia e decoro.
In assenza di risposte concrete e tempestive, ci si appella con forza alla sensibilità e all’autorevolezza del Prefetto affinché venga ristabilito un minimo di efficienza amministrativa e garantito un diritto basilare: vivere in una città sana e sicura.









