Domani a Palmi. per il secondo anno consecutivo dopo lo stop forzato causa Covid dal 2019 al 2022, torna l’appuntamento con la celebre festa popolare della Varia, che ha le sue origini proprio da un’epidemia di peste scoppiata a Messina nel 1575.
La tradizione della Varia di Palmi, infatti, è strettamente legata alla Città di Messina. Furono proprio i palmesi ad accogliere i messinesi in difficoltà e ad aiutare, con i loro marinai, Messina nelle fasi più difficili dell’epidemia di peste dilagata in città dopo l’arrivo di una nave proveniente dalla battaglia di Lepanto. A Messina morirono oltre 40 mila persone, più dell’80% della popolazione della città in quegli anni, e quando l’epidemia finì la città peloritana decise di ringraziare Palmi donando alle autorità ecclesiali uno dei capelli che – per tradizione – sarebbero appartenuti alla Madonna e portati nella Città dello Stretto da alcuni pellegrini nel 42 d.C.. Nasce così, nel 1582, l’antichissima devozione di Palmi per la Maria Santissima della Sacra Lettera, santa patrona anche di Messina, rinforzata dalla circostanza – forse leggendaria – che durante il trasporto del capello sacro in un reliquiario a bordo di un vascello circondato da moltissime barche vestite a festa, una tempesta colpì il basso Tirreno proprio nel tratto tra Messina e Palmi ma miracolosamente non provocò alcuna vittima né feriti tra le numerose persone a bordo delle imbarcazioni.
Nel corso dei secoli, le celebrazioni della Varia di Palmi sono state falcidiate da incidenti, epidemie, guerre e altri problemi di natura organizzativa. Negli ultimi 37 anni, l’evento si è tenuto soltanto 11 volte negli anni 1987, 1990, 1996, 2000, 2005, 2008, 2013, 2014, 2016, 2019 e appunto 2023. Dopo l’evento del 2013, la Varia di Palmi è stata inserita nella lista del patrimonio orale e immateriale dell’umanità UNESCO. Da quell’anno, la festa si è celebrata soltanto quattro volte nel 2014, nel 2016, nel 2019 e nel 2023, sempre con un crescendo di presenze dovuto alla grande risonanza dell’appuntamento. Ecco perchè anche domani come del resto già lo scorso anno sono attese oltre 150 mila persone per la tradizionale “scasata” che concluderà le celebrazioni con il bellissimo carro, alto 16 metri, trasportato a spalla da 200 bbuttaturi, con a bordo numerosi figuranti che rappresentano la Madonna, il Padreterno, gli Apostoli e gli angeli. Il carro partirà alle ore 18:00 sul corso Garibaldi e lo percorrerà fino a piazza Primo Maggio, dove il Comune ha allestito tribune per disabili, donne in gravidanza e persone in difficoltà per consentire a tutti di poter godere della festa.