Via Reggio Calabria, da maggio senza acqua. La denuncia di una signora esasperata

Che si tratti di un bene sempre più prezioso ormai lo sanno tutti, ma in una città civile ed avanzata non predisporne proprio sembra assurdo e inconcepibile. Invece a Cosenza funziona proprio così: l’acqua scarseggia e in alcune zone non arriva proprio.

Ma il problema non è certamente legato alla disgrazia della siccità, bensì ad altre questioni note ai molti.

Oggi, proprio per sottolineare la criticità di alcune zone di Cosenza, vogliamo dar voce ad una cittadina esausta e disperata per la mancanza d’acqua in via Reggio Calabria.

La signora Luigina Aiello vive questo dramma da tempo, provando in tutti i modi ad uscirne, ma non vi è soluzione se non prelevare l’acqua con bidoni e bottiglioni da altre zone. Tuttavia essendo invalida al 100% ora non le è più possibile farsi carico di pesi da trasportare a casa.

Partiamo dal principio: Luigina ci racconta che la mancanza d’acqua non è certo una novità in via Reggio Calabria, ma a proprie spese aveva trovato una soluzione, comprando due cisterne che si riempivano la notte e distribuivano acqua di giorno.

Da maggio ad oggi non vi è più pressione e la cisterna non riesce a riempire acqua. Neanche un goccio, nonostante le denunce, le richieste d’aiuto al comune, niente; la zona di via Reggio Calabria rimane a secco.

Pochi mesi prima della scorsa estate, recandosi i residenti presso Palazzo Ferrari, hanno avuto in concessione una pompa che si allacciava ad una fontanella e portava acqua fino al 4° piano. Ma rientrati dalle vacanze i residenti hanno trovato la sorpresa: dopo il danno anche la beffa. L’allaccio era abusivo per gli addetti ai lavori che hanno smantellato il tubo, unica possibilità di ricevere acqua.

La storia non termina qui, a dicembre Luigina piangendo (nel vero senso della parola), si è recata nuovamente al comune ed è riuscita a ricevere il contentino di natale: una pompa che dalla condotta principale caricava acqua nella cisterna.

Ma ovviamente finite le feste si è ripresentato il problema. Di nuovo zero acqua. E comunque la signora continua a pagare le bollette per un servizio di cui non usufruisce.

Proprio per il fatto che, alcuni residenti non hanno pagato la bolletta, la pressione alla cisterna è stata interrotta (questa la spiegazione data dal comune). Ma interrompere il servizio a tutti sembra assurdo, ancor di più se molti non hanno pagato bollette proprio perché non ricevevano acqua da mesi.

Nonostante la signora Luigina abbia provato più volte a rintracciare il sindaco, non le è stato possibile avere una spiegazione precisa e dettagliata da lui; mentre per il suo entourage è in corso una verifica per la risoluzione al problema. Una verifica che prosegue da maggio scorso. Ora i residenti sono stanchi di aspettare e la signora Luigina non può permettersi di trasferirsi o comprare un’altra cisterna pur di avere un bene comune e primario che dovrebbe, invece, esserle garantito.

Speriamo che chi di competenza risolvi una volta per tutte questa situazione e la signora Luigina, così come gli altri residenti di via Reggio Calabria, possano finalmente farsi una doccia, lavare i piatti, cucinare, ecc. senza ricorrere alle bottiglie.

V.M.