Vibo, inizia il processo “Petrolmafie”: Dda chiede la ricusazione del giudice Tiziana Macrì

È partito oggi, nell’aula bunker del Tribunale di Vibo Valentia, il processo nato dall’inchiesta “Petrolmafie” e conosciuta anche come “Rinascita 2” in quanto considerata l’immediata prosecuzione della attività di indagine portata avanti nella operazione “Rinascita Scott”. All’inizio dell’udienza il presidente del collegio giudicante, il giudice Tiziana Macrì, ha informato di aver presentato richiesta di astensione. La decisione è stata presa per il fatto che, per l’appunto, si tratta di un procedimento legato al maxiprocesso “Rinascita Scott” per il quale la stessa Macrì è stata ricusata in quanto ritenuta incompatibile. A pesare, in quel caso, era stata l’autorizzazione ad alcune intercettazioni rilasciata quando rivestiva il ruolo di giudice delle indagini preliminari.

La richiesta di astensione del giudice Macrì è stata però respinta dal presidente del Tribunale di Vibo. La sua posizione non è però del tutto consolidata perchè la Dda di Catanzaro, rappresentata oggi dal pm Antonio De Bernardo, ha annunciato che presenterà una richiesta di ricusazione del giudice alla Corte d’Appello di Catanzaro. Sollevate inoltre da parte della difesa alcune eccezioni di incompetenza territoriale che, però, sono state tutte rigettate.