Vibo, la Dda suona la sveglia: impianti pubblicitari abusivi verso la rimozione

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha mandato la Guardia di Finanza a bussare negli uffici del Comune di Vibo Valentia ha inevitabilmente suonato la sveglia. Ieri è tornata attuale la rimozione degli impianti pubblicitari, la cui documentazione, con annessi e connessi, è stata richiesta dalle Fiamme Gialle negli uffici di palazzo “Luigi Razza”.

L’impegno di spesa. Il dirigente Adriana Teti, infatti, ha sottoscritto la determina con la quale l’Ente impegna 45mila euro per affidare in modo diretto la rimozione degli impianti pubblicitari abusivi, in contrasto con il codice della strada o con autorizzazione scaduta. La stessa dirigente ha sottoscritto il parere di regolarità tecnica e contabile.

L’input di Guetta. I riflettori sulla vicenda erano stati accesi nella scorsa primavera dal commissario prefettizio Giuseppe Guetta che aveva tentato di condurre in porto le operazioni entro la conclusione del suo breve mandato. Poi sulla vicenda era calato il silenzio. Ma due giorni addietro, a risvegliare gli uffici e chi li guida, verosimilmente è stata la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, visto che il sostituto procuratore Antonio De Bernardo, per mezzo della Guardia di Finanza, ha richiesto di acquisire “regolamenti e documentazione tecnica a supporto”, ma anche “eventuali ricorsi presentati da società/ditte”, nonchè “tutta la documentazione concernente i pagamenti dei corrispondenti tributi”. E improvvisamente la macchina si è rimessa in…moto! Fonte: Zoom24