Vibo, sanità mafiosa: le ultime “prodezze” di mister 13 mila voti e Peppe ‘ndrina

Ormai all’Asp di Vibo Valentia fanno tutto quello che gli pare e piace non solo senza nessun ostacolo ma addirittura disponendo senza pudore e vergogna di tutti i mezzi necessari per rallentare o accelerare le pratiche che più gli stanno a cuore. Una deriva senza fine, possibile solo grazie al silenzio compiacente della magistratura: su questo non ci piove.

L’ultima notizia in ordine di tempo è l’ennesimo rinvio del concorso per dirigenti amministrativi dell’Asp di Vibo, apparentemente per un ricorso. La verità è che invece bisognava dare il tempo a Michele Comito, detto anche mister tredicimila voti, per sistemare la pratica del sindaco ragazzino del comune di Acquaro, tale dr. Barillaro, con il contratto in scadenza il 30 giugno, e ormai anello di congiunzione “ufficiale” tra Michele Comito e il commissario “pupazzo” Giuliano.

Nei mesi scorsi è stata nominata una commissione per controllare le strutture private, dove la presidente – ingegnere Soriano – è stata dimissionata (probabilmente perché troppo onesta e poco manovrabile) a vantaggio di un nuovo presidente, il dr. Rodolico, per favorire gli interessi privati del solito senatore Mangialavori, alias Peppe ‘ndrina.

In cambio della sua disponibilità a sistemare le cose, il dr. Rodolico è stato nominato anche capo del Dipartimento di Prevenzione oltre che di quello di Chirurgia. Con la promessa che il reparto di Urologia non sarebbe mai stato trasferito presso l’ospedale di Vibo come in realtà dovrebbe essere da sempre in base al vigente atto aziendale.

L’ex consigliere Ciconte, anche lui passato nelle file di Forza Italia alla corte di Comito e Mangialavori, dopo aver sguazzato nel Pd ai tempi di Oliverio, fa piazzare la nipote Sabrina Caglioti senza concorso addirittura a capo del Dipartimento Risorse umane, uno dei posti-chiave dell’Asp. E nel frattempo il dr. Barillaro fa da collettore politico andando e venendo dallo studio privato di Tonino Daffinà per garantire e soprattutto senza essere intercettato il collegamento tra Asp e presidente della Regione. Comito, dal canto suo, trasferisce la sua segreteria politica direttamente all’ospedale Jazzolino di Vibo, dove una volta visitava i pazienti e oggi cura indisturbato i suoi traffici e le sue clientele. Viva la Calabria massomafiosa!

Lettera firmata