Why Not, la faida Enza Bruno Bossio/Marinella De Grano: protagonisti e retroscena

I tempi ormai sono maturi. Dopo la candidatura di Luigi De Magistris alla presidenza della Regione Calabria prima e adesso al Parlamento, abbiamo ripercorso la strada delle sue inchieste che hanno scritto la vera storia della massomafia calabrese e che ovviamente vengono viste come il fumo negli occhi dal sistema di potere che ancora comanda indisturbato e dai media di regime, che allora reagirono compatti contro il magistrato napoletano per rispondere agli ordini dei politici corrotti e massomafiosi. Stiamo ripubblicando tutti gli atti conosciuti e pubblici (molti dei quali sono stati e sono ancora “tabù” per i media di regime al soldo della massomafia e dei servizi segreti) di quella inchiesta – Why Not – neutralizzata dalla magistratura corrotta che ci dice la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità sulla massomafia che ci ammorba da trent’anni. 

A far scattare le indagini, la testimonianza di Caterina Merante, un tempo stretta collaboratrice di Antonio Saladino, il faccendiere che si pone come imprenditore di riferimento per tutta la malapolitica corrotta. La donna ricostruisce la fitta rete di attività, contatti, interessi e obiettivi dell’imprenditore, parlando di una sorta di task force capace di orientare appalti e finanziamenti pubblici, soprattutto quelli della Regione Calabria, di ottenere favori dai politici a tutti i livelli ricambiando con assunzioni dirette e indirette (in pratica, la galassia delle aziende riconducibili a Saladino avrebbe monopolizzato le assunzioni dei precari alla Regione Calabria). Pratiche che, secondo De Magistris, sarebbero state portate avanti in «simbiosi» con i governi regionali di entrambi gli schieramenti.

La Merante, dopo aver chiarito i motivi della rottura con Saladino, spiega tutte le tappe che hanno portato alla “gara del secolo” ovvero alla gara che certificherà il “cartello” di imprese del faccendiere e dei suoi amici politici corrotti. 

La gara in questione ha creato nel CONSORZIO CLIC una profonda frattura tra Enza BRUNO BOSSIO e Pietro MACRI’/Marinella DE GRANO. Infatti, questi ultimi, pensavano che la gara fosse stata gestita dalla BRUNO BOSSIO. Al CLIC si litiga in modo furibondo, MACRI’ accusa la BRUNO BOSSIO di aver fatto l’accordo con ENGINEERING che si è aggiudicata la gara. MACRI’ era, inizialmente, convinto che Enza avrebbe avuto tutto l’interesse a far vincere TESI. In realtà, ho sempre intuito che la BRUNO BOSSIO volesse affossare MACRI’, amministratore delegato di TESI. Questo perché Enza, insieme a SALADINO ed a quello che lui stesso definiva il “comitato” di SAN MARINO, hanno indicato quale assessore regionale ai fondi comunitari Francesco DE GRANO (la CDO ha espresso due assessori, DE GRANO e NOLA). Francesco DE GRANO è il fratello di Marinella DE GRANO (ADEPTA), moglie di MACRI’ (MET SVILUPPO), entrambi soci del CONSORZIO CLIC. Per un anno circa è un grande idillio: CM, PSM, societa’ di riferimento di Enza, MET e ADEPTA, società del duo MACRI’/DE GRANO, tutte società che lavorano fianco a fianco. Francesco DE GRANO li aiuta, da Roma, dove ha uno studio di consulenza, prima di accettare l’incarico di assessore.

Ottengono diversi finanziamenti PIA NET-WORKING, nonché il Progetto AGROINNOVA.

A.D.R. Il dr. FRAGOMENI è socio di TESI, quale componente privata, in qualità di presidente della IAM.

Il CLIC nasce da un’idea di SALADINO; la CDO, infatti, a livello nazionale, crea la CDO informatica e SALADINO, come sempre, la interpreta a modo suo. Ricordo che poco tempo dopo il tavolo CDO informatica ci contattò il dr. MAMONE, in quanto c’era da risolvere il problema degli ex-TELCAL: è il periodo in cui nasce IPNOSI; si tratta di un contratto multimilionario.

A.D.R. Il consorzio CLIC si consolida anche perché Enza BRUNO BOSSIO, SALADINO e CHIARAVALLOTI pensano ad un modo per unire la lobby di Catanzaro con la lobby di Cosenza. ABRAMO non si convince facilmente ma sa che, presto, tornerà a contare Adamo, con la vittoria molto probabile alle elezioni del centro-sinistra.

CLIC nasce il 6 settembre 2004 e la prima operazione che deve fare è quella di risanare TESI. Quest’ultima, infatti, può, secondo la vecchia normativa, ricevere commesse senza gara, potrebbe essere una sorta di Telematica Calabria. L’amministratore delegato lo esprime SALADINO (Pietrò MACRÌ) che avrebbe anche voluto come presidente della CDO Calabria, anche in virtù del legame di MACRI’ con Romano PRODI.

Per risanare TESI servono soldi; esiste un rapporto consolidato tra Marinella DE GRANO (moglie di MACRÌ e sorella di Francesco) e GARGANO, presidente di FINCALABRA. GARGANO concede finanziamenti a CLIC e, quindi, a TESI: da presidente di FINCALABRA diventa subito dopo presidente di TESI. Dopo varie riunioni vengono stilati tre contratti, uno di cessione del credito, cioè TESI deve soldi a FINCALABRA; FINCALABRA cede il credito al CLIC (che, quindi, non rileva un debito, bensì un credito) e in più un contratto di manleva, cioè CLIC restituirà soldi a FINCALABRA solo qualora facesse degli utili. Con gli utili e, poi, un contratto di put and call. In ogni momento CLIC, quindi, può tirarsi fuori. In tutto questo FINCALABRA dà a CLIC 3.600.000,00 euro.

CLIC decide di non partecipare direttamente alle gare, si fanno cordate apposite per ogni gara, ad esempio: Agrinova, Sit, Medici di Medicina Generale, Pia Networking.

La gara di Medicina Generale ha creato, come detto, nel CLIC, una profonda frattura tra Enza BRUNO BOSSIO e Pietro MACRÌ/Marinella DE GRANO.

A.D.R. La vicenda SILVA BRUTIA viene gestita dall’ing. LILLO con l’assessore Dionisio GALLO.

A.D.R. La gara MEDIATECHE viene gestita in Cosenza. Presidente di commissione è tale SANTELLI; Luigi MAMONE è il dirigente generale. Siamo in 4, 2 società vengono accettate con riserva per evidenti vizi formali (fanno parte di tutte e due le cordate); appare ovvia la loro esclusione, tra noi e l’altra società non c’e’ paragone; vengono giudicate le offerte tecniche ed alla nostra cordata viene dato il punteggio più basso: percepisco che, qualunque sia l’offerta economica, non possiamo vincere. La gara viene, quindi, aggiudicata all’azienda che doveva essere esclusa, seconda arriva l’altra che doveva essere esclusa: in realtà, doveva essere aggiudicata a WHY NOT se non ci avessero danneggiato nel punteggio all’offerta tecnica; abbiamo presentato ricorso.