Bando concorso scuola oltre i termini di legge: docenti aprono petizione per l’annullamento

La legge 107 del 13 Luglio 2015, contestata da molti lavoratori della scuola, passata per pochi voti in Parlamento, all’articolo 114 recita: “Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ferma restando la procedura autorizzatoria, bandisce, entro il 1 dicembre 2015, un concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali ai sensi dell’articolo 400 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 113 del presente articolo, per la copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell’organico dell’autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio.”

Questo “entro il 1 dicembre 2015” è, in termini di legge, una condizione prescrittiva della legge stessa. Ma sono trascorsi ormai oltre 60 giorni dal limite imposto dalla legge e ancora non è stato dato il via libera.

Nei giorni scorsi i docenti abilitati si sono confrontati su diversi temi: dalla tabella di valutazione dei titoli posseduti fino al livello di conoscenza della lingua straniera necessario per superare le prove. I giudizi sono unanimi e da parte dei docenti abilitati arriva pollice in giù sul concorso a cattedra che ancora non vede la luce. Su Internet è stata aperta una petizione on line per chiedere l’annullamento del concorso per superati limiti di legge; è stata avviata su Change.org

Nella petizione i docenti chiedono:

“Essendo il Miur andato oltre questo termine di legge, non essendo ciò imputabile ai lavoratori della scuola, si CHIEDE e si PRETENDE che coloro che hanno investito moralmente ed economicamente nella scuola tanti anni di precariato e che sono in possesso di un titolo di accesso come all’articolo 114 della detta legge, SIANO INTEGRATI NELLE GAE IN MANIERA TEMPESTIVA ED INCONDIZIONATA.

Non è accettabile pertanto dagli oltre 160.000 precari che ogni anno lavorano sui posti vacanti e disponibili. Ed è altrettanto evidente che questo ritardo non è imputabile a loro.”

Inoltre viene lanciato un appello a tutti gli abilitati:

Non è certamente un nuovo concorso che potrà stabilire chi è in grado di insegnare e passare di ruolo, dopo aver speso tanti quattrini per costosissimi corsi abilitanti e dopo lunghissimi anni di precariato. Per questi motivi viene chiesto ai colleghi di firmare la petizione e di sollecitare la politica a prendere l’unico provvedimento sensato di riaprire le Gae a tutti i docenti abilitati con Tfa, Pas, Sfp e diploma magistrale. E’ la stessa legge che all’art. 114 riconosce il titolo di accesso al ruolo. Questo concorso non serve.