Calabria 2020, lo psicodramma del cazzaro: ecco chi è il vero traditore

In quel che resta delle truppe cammellate di Mario Occhiuto siamo allo psicodramma. Lui, il cazzaro, il primo e l’inimitabile, con un delirante post su Facebook, una decina di giorni fa, grida al tradimento ed evidentemente si crede convinto che sarà davvero Jole Santelli la candidata unitaria del centrodestra. Non possono esserci equivoci, a tal proposito, Occhiuto scrive testualmente “… Capisci sulla tua pelle il dispiacere e l’amarezza del tradimento da parte di persone che ritenevi amiche e che hai sempre gratificato e che trovi oggi impegnate, con manovre davvero misere, nel tentativo di sostituirti. Non riesci neppure a crederci all’inizio, ma dopo qualche giorno metti in fila tante parole e tanti avvenimenti, ricordi di situazioni simili, e capisci...”.

Ora, una volta che il cosentino medio ha finito di sbellicarsi dalle risate rispetto agli ululati alla luna del truffatore mafioso che si sente “tradito” dal sistema e dalla sua “sorella” adottiva, e una volta che ha azionato le leve del cervello, appare chiaro a tutti che Occhiuto è così tanto pieno e tronfio di se che è addirittura incapace di riconoscere chi è il vero traditore delle sue ambizioni e della sua megalomania.

Prima ancora delle voci sulla candidatura di Jole Santelli, tutti sanno che il piano B di Occhiuto sarebbe stato quello di candidare al suo posto il caro fratello Roberto, il suo migliore amico, consigliere e via dicendo. Anzi, per dirla tutta, il caro Roberto, prima di far scrivere al “quotidiano di famiglia” che si virava su Roberto “cambiando” Occhiuto, aveva giurato e spergiurato che il candidato sarebbe stato solo Mario. Ma anche questa “soluzione” è finita, con decenza parlando, a puttane. Ed ecco allora che, passando al piano C, è spuntata la via che porta a Jole Santelli. Guarda caso, a soli pochi giorni di distanza dall’ennesima dichiarazione ufficiale secondo la quale il candidato sarebbe stato solo e ovviamente lui, Mario il cazzaro…

E allora, cosa è successo davvero in queste ultime ore? Non c’è dubbio che il report più attendibile sull’ormai leggendario pranzo a Villa San Martino di Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni sia quello pubblicato dall’Huffington Post (http://www.iacchite.blog/calabria-2020-il-centrodestra-non-trova-un-accordo-tutti-i-retroscena-del-pranzo-a-villa-san-martino/).

Ad un certo punto, l’articolista Giuseppe Alberto Falci, scrive testualmente: “… Il pranzo scivola via, sulla tavola arriva il gelato al pistacchio, ma Salvini, Meloni e Berlusconi decidono di riaggiornarsi alla prossima settimana. La ragione è che non c’è un accordo sulla Calabria. Occhiuto non s’ha da fare, e si può ragionare solo se Berlusconi fa una proposta differente. Si vocifera che il nome della Santelli potrebbe essere il punto caduta anche perché terrebbe dentro gli Occhiuto’s. Non a caso ieri in Transatlantico Roberto (Occhiuto ndr.), fratello di Mario, confidava ad alcuni amici: “Certo, se fosse Jole cambierebbe tutto…Non potremmo non sostenerla”…”. 

Letto bene? Capito? Il giornalista Falci, informato fino al midollo e conoscitore sopraffino persino del menù del pranzo di Villa San Martino, appioppa un virgolettato “da paura” al caro Roberto, che praticamente non solo sdogana la candidatura di Jole Santelli ma afferma candidamente che “non potremmo non sostenerla” e quel plurale non è majestatis ma coinvolge direttamente il fratello cazzaro. Ma come? Mario grida al tradimento contro Jole e non valuta questo virgolettato “assassino” del caro fratello?

E non è finita qui. Concluso il pranzo di Arcore, qualcuno informa il sito Affari Italiani con tanto di “esclusiva” che il candidato unitario del centrodestra altri non è che Jole Santelli. Chi è stato? Berlusconi, Salvini o la Meloni? A nostro modesto avviso, nessuno dei tre. C’è chi dice che possa essere stata la fidanzata del Cavaliere, Francesca Pascale, da sempre grande amica di Jole, per provare a far litigare il clan di Occhiuto e liberarsi dell’impaccio, c’è chi dice che sia stata Jole stessa, ormai invasata dall’ambizione e decisa a tutto pur di far fuori il suo “nemico” Mario, c’è chi dice che possa essere stato… Dudù, con una manovra da cane “parlante” (!!!) e dulcis in fundo c’è chi dice che possa essere stato il caro Roberto… Perché? Ma perché per eliminare l’impasse l’unica mossa possibile sarebbe stata quella di far uscire il nome di Jole in maniera tale da gridare al “miracolo” se Mario si fosse lasciato convincere e da gridare al “tradimento” se non l’avesse presa bene, come in effetti è accaduto.

Volete la prova del nove? Tutti sanno che, all’apice di un tradimento, la prima dichiarazione ufficiale è proprio quella del… traditore. O se preferite: la prima gallina che canta ha fatto l’uovo… E cosa succede a poche ore di distanza dal tradimento? Il caro Roberto, che ha la faccia come il culo e non conosce i vecchi adagi, non ancora contento di aver fatto fuori il fratello, scrive senza vergogna: «E’ grave che Forza Italia non difenda i suoi candidati: se non appoggia le sue figure apicali, allora cosa accadrà al resto dei suoi dirigenti?». E a chi gli chiede se fosse pronto a lasciare Forza Italia, Roberto Occhiuto replica: «Aspetto di vedere il candidato che ancora non c’è, poi deciderò il da farsi».

Nel frattempo, va da Mario e punta l’indice contro Jole, sostenendo che ormai è meglio andarsene da Forza Italia e trovare riparo da Renzi in maniera tale da salvarsi il culo e trovare qualche altro fesso che lo candida al Parlamento e che consenta a Mario di correre da solo e prendere qualche voto in più. Missione compiuta e daje a Jole la traditrice. Salvo, tuttavia, mantenersi ancora una porta mezza aperta per provare l’ultimo assalto ovviamente a… suo nome ovvero Roberto Occhiuto! Così vanno le cose – avrebbe detto il vecchio Mancini – nel bordello di casa Occhiuto...