Calabria, sanità “mafiosa”: quando Palla Palla non rispondeva a Le Iene

Reggio Calabria – Il 27 febbraio scorso è andata in onda la seconda puntata della lunga inchiesta della trasmissione “Le Iene” dedicata al controverso tema della sanità e in particolare alle condizioni degli ospedali calabresi (Locri e Polistena in particolare) e alla gestione dell’Asp di Reggio Calabria. Le telecamere di Mediaset in quella puntata avevano raccolto diverse testimonianze sullo stato degradato degli ospedali, avevano raccontato del peso schiacciante della criminalità organizzata, di bilanci e appalti pubblici poco trasparenti e finanche di lavori che sarebbero stati eseguiti nelle strutture sanitarie mentre i pazienti erano ricoverati. L’inviato de Le Iene, Gaetano Pecoraro. aveva anche tentato di intervistare il presidente della Regione, Mario Oliverio, a San Giovanni in Fiore, per via dell’obbligo di dimora a cui era sottoposto, che però ha preferito non rispondere alle domande e rientrare nella sua abitazione.

Il servizio si era concluso con le dichiarazioni del ministro alla Salute, Giulia Grillo, che aveva annunciato imminenti novità per la sanità calabrese. Le “novità” sono arrivate prima con il Consiglio dei Ministri di Reggio Calabria del 18 aprile e poi con la firma del presidente della Repubblica, grazie alla quale è stato ufficiale l’annullamento di tutte le nomine clientelari di Oliverio, al quale tuttavia dopo il silenzio davanti al microfono de Le Iene era ritornata la parola… al punto tale da aver convocato una conferenza stampa il giorno dopo il Consiglio dei Ministri nella quale aveva annunciato il ricorso contro il decreto Calabria e da aver mobilitato tutti i suoi amici papponi del Consiglio regionale per cercare in extremis di scongiurare lo “sbianco”. Gli “scioperi” di Palla Palla, del resto, sono così: quando lo hanno messo all’obbligo di dimora ha paventato (addirittura!) lo sciopero della fame mentre quando Le Iene lo beccano con le mani nella marmellata (era successo già quando aveva foraggiato gli amici della Toman) si dà allo sciopero delle parole… In ogni caso, siamo sempre e soltanto in una casistica: Palla Palla, hai la faccia come il culo! Esattamente come i suoi omologhi degli altri partiti di potere, a cominciare da Forza Italia…