Campanella, Syd Barrett e il cazzaro

Nei giorni scorsi abbiamo difeso Mario Campanella per la vergognosa vicenda di cui è vittima all’Asp di Cosenza. Lo abbiamo fatto perché è una vigliaccata cui speriamo che il giudice Ferrentino metta la parola fine.

Detto questo, non possiamo metterci il prosciutto davanti agli occhi rispetto al resto.
Tra le sue (numerose) attività, abbiamo scoperto che Campanella scrive addirittura libri su Syd Barrett. Ma come fa a scrivere libri sui Pink Floyd e poi a fare l’occhiutiano?

Ce ne vuole di coraggio, ma Campanella ne ha avuto sempre a sufficienza, visto che era tra quelli che davano da mangiare al Cinghiale e, come sei non bastasse, condividevano lo stesso scifo.

Campanella, ma ti riesce difficile alla tua età vivere fuori da questi comitati d’affari?
Orsù (come dicono nelle sagrestie a te tanto care), un po di dignità.

Difendere Occhiuto con la pervicacia che ci metti è una cosa che ti rende ridicolo.
Se ti sei venduto, dillo subito ed evitaci il fastidio di andarlo a scoprire quando faranno qualche nomina o assegneranno qualche posto.

Ma Campanella riesce anche ad andare oltre: mai una parola contro Madame Fifi, che pure dovrebbe vedere come il fumo negli occhi perché odia il cazzaro. Perché non parla? Ma perché ha paura che la vecchia strega gli faccia qualche “magaria” con quella faccia di plastica di Raffaele Mauro e trovi il solito muro di gomma all’Asp. Insomma, sempre per convenienza.

E poi, dulcis in fundo, la “stima” per Orsomarso. Il politico più paraculo d’Italia.
Ci vuole coraggio a difendere l’indifendibile. E Campanella, quando si tratta di queste cose, è insuperabile.