Vincenzo Luberto e Ferdinando Aiello continuano a conversare “amabilmente” e – credendosi intoccabili – non si curano di “limitare” le loro discussioni e il quadro che ne emerge è come sempre desolante più che imbarazzante
PRIMA PARTE (https://www.iacchite.blog/catanzaro-luberto-aiello-igreco-e-la-rapina-milionaria-al-caveau-della-sicurtransport/)
SECONDA PARTE (http://www.iacchite.blog/catanzaro-il-calvario-di-luberto-tra-il-capo-facciolla-mimmo-barile-e-lalbergo-di-rende/)
TERZA PARTE
LUBERTO a questo punto ha confidato di essere in attesa dell’assegnazione di un incarico da Presidente di sezione all’interno di una delle Commissioni Tributarie provinciali della Calabria e che l’incarico gli sarebbe dovuto essere affidato da tale Alberto…
Dagli elementi emersi nel corso della conversazione Alberto è identificabile nel dott. Alberto LIGUORI, di San Demetria Corone, Procuratore Capo a Terni e rnembro dell’Organo di Autogoverno dei Giudici Tributari cioè membro del Consiglio di Presidenza.
“… ma a te che cazzo te ne fotte … tu … ste cazzo d“amicizie nel mondo dei magistrati … eee… RIELLO no?? Tu lo conosci … ad Alberto lo conosci … No, Alberto praticamente, … mo deve decidere … la carica mia per la commissione tributaria, no? … come un pazzo a Crotone … è arrivato… tanti contro … e si è ripigliato la presidenza della commissione . . avevo fatto una cosa che guadagnavo un sacco di soldi … e mo sono … dove il presidente è lui… no? …
Un cretino (si riferisce a se stesso, ndr) … comunque … sostanzialmente mo deve venire … mo devo essere scrutinato come presidente di sezione fra Cosenza, Catanzaro … insomma, no? … a cui già mandai i segnali e quello fa … Come ha sempre fatto … dice: «E ma tu … hai un punteggio molto alto, però non hai fatto i corsi, perché non hai fatto i corsi … >> … (pauso) ….. Non lo so … lui mi ha sempre inculato … “… Alberto Liguori tra l’altro è anche in rapporti stretti di amicizia con AIELLO, come si è evinto dalle parole proferite dall’AIELLO in questo contesto.
II discorso inevitabilmente è tornato poi su FACCIOLLA, e sul fatto che molte persone, soprattutto all’interno della magistratura, sono al corrente delle indagini in corso sulla sua persona. Infatti AIELLO ha riferito delle confidenze fattegli dal Procuratore di Cosenza, dott. SPAGNUOLO e dal Procuratore di Terni, dott. LIGUORI…
“No … (sospiro) … praticamente lui ha saputo che FACCIOLLA in diverse occasioni ha parlato male di lui … si vuole candidare sempre su … (inc) … che si deve andare a prendere altri diecimlla euro di più al mese … tutte queste cose qua … Ma questo diceva lui … quando mi ha invitato a casa sua o Son Demetria dice: «l’ho salvato tre volte a questo pezzo di merda» faceva .,. Proprio in quest/ termini … sì… dice «quelli» … ha detto: «ho fatto un errore» … vediamo come ne esce … E lui mi diceva … cazzi suoi … «meglio>>, mi diceva … Budopepeta (fonetico) qua non aveva problemi… E’ SPAGNUOLO … II cartone animato … hai visto quello che scappa … (ride) Non aveva problemi … mi diceva che lui invece aveva un sacco di problemi … … E gli ho detto a FORCINITI … Hai visto come pareva? … Mo a sto giro si mette di lato … sennò lo prende in culo pure lui … cosi parlava … in questi termini … abbastanza violenti … come fa lui quando rompe con una persona … loro se si sono parlati… ancora non si sono riappacificati … non lo so … non gliel’ho chiesto … Mo nella settimana vado a Roma, lo vedo e glielo chiedo “.
La conversazione è poi proseguita con LUBERTO che confidava fatti interni della magistratura, sulle fasi che hanno portato alla sua nomina a Procuratore Aggiunto presso la D.D.A. di Catanzaro, e ad invidie, aspirazioni e fazioni contrapposte di magistrati.
Sempre proseguendo nella conversazione LUBERTO, ad un certo punto, ha ripreso ii discorso su FACCIOLLA e sulle indagini nei suoi confronti: “questo guarda … non te lo freghi … e tornando invece al discorso di Facciolla quindi … perché a me me lo sta dicendo GUARASCI0 che ha saputo che quel!o l’ha accusato … però non è compatibile con il vero…”.
AIELLO, di contro, ha fornito gli elementi appresi dalle sue fonti, in particolare da un ufficiale di polizia giudiziaria in servizio alla Procura di Salerno, nipote dell’ex deputato Antonio CUOMO, compagno di banco di AIELLO in Partamento (XVII legislatura): “allora, quello della p.g. di Salerno mi ha detto che dalle carte che hanno avuto… e comunque mi stanno dicendo che GRATTERI ci sta mandando un avviso di carta … cioè sono amici miei, quindi praticamente loro ml hanno detto che … il comandante della p,g., quel!o dei ROS che è alla p.g., che è un amico mio … che è il nipote di Tonino CUOMO, che era un Parlamentare che era con me seduto con me, compagni di banco … che è un bravo ragazzo, una persona seria … e mi ha detto che questo ci sta mandando una valanga di carte per incularselo… e che nelle carte che loro hanno letto… questo Carmine Greco lo sta inchiodando… e secondo me si è pure pentito… perché secondo me gli avevano promesso che lo facevano uscire e invece il cristiano non è uscito, dice che mo l’hanno portato a Rebibbia, l’hanno cacciato…”.