Coronavirus, Cosenza. Si pensa ad “albergo sanitario” per i 16 positivi

Sono oltre centosessanta i tamponi effettuati dalla task force dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza a seguito del focolaio individuato nella comunità senegalese, e il dato è in continua evoluzione. E sono negativi i tre tamponi eseguiti sulle persone conviventi con altri soggetti positivi riconducibili al focolaio della comunità senegalese a Cosenza. Situazione che – chiariscono dall’Asp della città bruzia – rimarca ulteriormente il problema di separare i soggetti positivi dai negativi all’interno degli stessi nuclei familiari.

“Questi tre test – ha spiegato Milito – sono in lavorazione attualmente all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza ma al momento i positivi restano sedici in totale. Ormai c’è una grande sensibilità in merito a questa problematica e troviamo grande collaborazione da parte della popolazione e della comunità senegalese a Cosenza ma stiamo lavorando in stretta collaborazione con le forze dell’ordine e con il coordinamento della Prefettura”.

I sanitari della task forse dell’Asp, in accordo con le altre istituzioni territoriali, si stanno adoperando per individuare una struttura da adibire ad “albergo sanitario”, dove collocare pazienti Covid-19 positivi asintomatici e soggetti negativi al virus ma che non hanno modo di rimanere isolati dai propri congiunti positivi, la cosiddetta “zona grigia”. Stessa metodologia che la task force dell’Asp di Cosenza ha adottato per gestire il focolaio di “Villa Torano”.

Oltre a rassicurare la popolazione sul pieno controllo della situazione, è stato sottolineato che, finora, non è corrisposto a nessun test sierologico positivo un tampone positivo, a dimostrazione che questo tipo di test non è attendibile e che il tampone resta l’unico sistema affidabile per rivelare chi è rimasto contagiato.