Coronavirus, San Lucido tira un sospiro di sollievo: tutti negativi alla Casa Serena Ex-Onpi

Sono due settimane che a San Lucido non si sentono più le sirene, i ricoverati stanno pian piano guarendo e fra poco faranno compagnia alla giovane signora già dimessa nei giorni scorsi.

Ieri, dal tardo pomeriggio alla tarda serata, si sono vissute sensazioni diverse. La preoccupazione alla pubblicazione del bollettino che indicava 189 tamponi effettuati e fra i 118 risultati ottenuti altri 4 posti in isolamento domiciliare che porta il numero a 37. Un numero alto, certo, ma l’attenzione era tutta rivolta verso i 71 mancanti di risultato perché si sapeva che fra questi c’erano i pazienti, i dipendenti e la direzione della Casa Serena Ex-Onpi ed appunto nella tarda serata è giunto il comunicato via social da parte della stessa Casa Serena che tutti i tamponi avevano dato esito negativo: non sappiamo il numero preciso però sicuramente un bel sospiro di sollievo per tutta San Lucido.

Tutto sarebbe stato più difficile e pericoloso se ci fosse stato qualche caso positivo ma per fortiuna è passato lo spavento. Tuttavia, i sanlucidani non devono abbassare la guardia perché il pericolo è sempre dietro le mura ed i quattro positivi in più fanno comunque capire quanto ancora c’è da fare.

Tanto stanno facendo nel Comune, dove è ininterrotto il lavoro da parte dei funzionari e dei dipendenti anche con turni massacranti e dove si stanno dando da fare anche un discreto numero di volontari e di associazioni varie per dare sostegno ai più disagiati. Si fa di tutto per far stare tranquilli i cittadini che tranquilli ancora non sono a causa della gestione superficiale che fa qualcuno degli isolati a casa. C’è la preoccupazione di vedersi dalla sera alla mattina contagiati e tanti non si spiegano come la Regione con la “papessa” in testa non intervenga a protezione della popolazione.

Così come fa storcere il naso ed a qualcuno anche sorridere il comportamento di qualche gruppo locale alla ricerca di visibilità con comunicazioni che nulla trovano poi di concreto nel comportamento.

La solidarietà è qualcosa che si fa in silenzio operando ed elargendo, i nomi non servono, il lavoro solidale uno o ce l’ha o non ce ’ha. E se non ce l’ha, farebbe bene – oltre che a restare a casa – anche a chiudersi la bocca. Forza San Lucido che ce la farai !!!