Cosenza Calcio, le domande buoniste del “gotha” dei giornalisti a Guarascio e quello che non hanno il “coraggio” di dire

Riprende dopo la breve sosta il campionato di Serie B e il Cosenza Calcio deve cambiare immediatamente rotta per uscire dalla zona retrocessione. In questo momento particolarmente delicato e con la sessione invernale del calciomercato in pieno svolgimento, il “gotha” dei giornalisti “sportivi” cosentini (da Milicchio a… la Luna) si è riunito e ha deciso in maniera insindacabile di porre diecidomandedieci al patron Eugenio Guarascio. Noi di Iacchite’ non siamo stati considerati – evidentemente – “sportivi” e quindi non siamo stati interpellati, anche se conosciamo bene quasi tutto il “gotha” di cui sopra. Ma visto che siamo ancora in democrazia e per fortuna possiamo ancora esprimere il nostro pensiero – non per forza coincidente con quello del “gotha” – condividiamo in pieno – per ora – quello di Luigi Cosentini. 

Dalla pagina FB di Luigi Cosentini

Ho visto le risposte date da Guarascio alle domande poste dai giornalisti … domande costruite sul buonismo verso un presidente che giornalmente offende i tifosi.
Il mio parere è che questo soggetto si sente un grande presidente e pensa che verrà ricordato negli annali del calcio.

Vorrei ricordare che Guarascio nella sua gestione non ha vinto nessun campionato.
Non ha creato un parco giocatori di proprietà e oggi ha solo 5 giocatori.
Non ha creato un settore giovanile se pensiamo che in 8 anni il vivaio ha prodotto solo Sueva.
Non ha mai programmato niente e una società che non programma non ha futuro.
Non ha un direttore generale, figura importante.
Quest’anno ha commesso gli stessi errori dell’anno scorso insieme al suo fido Trinchera, ci ha regalato un vagone di bidoni e oggi è costretto a rifare quasi tutta la squadra.
Non mi fido degli acquisti che farà ma credo che anche quest’anno dobbiamo attrezzarci per un altro miracolo.
Qualcuno però dice che paga gli stipendi e non ha mai avuto penalità ma pagare gli stipendi è normale non è un merito e non può essere un alibi.
FORZA LUPI