Cosenza, forzano posto di blocco e investono carabiniere: fermate tre persone

(AGI) – COSENZA – 12 NOV – Hanno forzato un posto di blocco dei carabinieri investendo un militare che ora è ricoverato in prognosi riservata in ospedale. E’ successo questa mattina a Cosenza. Inseguiti, i malviventi hanno abbandonato l’auto, una Mercedes, per dileguarsi a piedi. Il fatto si è verificato in via Romualdo Montagna, nel centro della città. I malviventi sono scappati nei vicoli del centro storico. Secondo quanto si apprende, tre persone sono state portate in caserma dai carabinieri per il ferimento del vice brigadiere Salvatore Paternostro, di 51 anni. Si tratta di tre italiani, nati e residenti a Cosenza (e non di stranieri come si era appreso in un primo momento). Provengono tutti e tre dal centro storico della città bruzia, sono già noti alle forze dell’ordine, ed hanno 27, 23 e 20 anni. Per risalire ai tre fermati, i militari dell’Arma sono partiti dall’auto abbandonata immediatamente dopo il fatto in una traversa della zona da dove i tre si sono allontanati a piedi per poi dileguarsi. La vettura è risultata essere di proprietà di una donna ed era priva di immatricolazione ma circolava con una targa prova contraffatta.

Il vice brigadiere, che è stato sottoposto ad accertamenti in ospedale, è stato sbalzato in aria nell’impatto. La vettura utilizzata dai malviventi, una Mercedes classe A di colore grigio, ha il parabrezza rotto a testimonianza della consistenza dell’impatto. Intanto il comando provinciale dell’Arma ha comunicato che, per il momento, non saranno rilasciate dichiarazioni ufficiali.

Infine, si è appreso che il vice brigadiere Salvatore Paternostro (51 anni, oggi è il suo compleanno) ha un sospetto trauma cranico, diverse escoriazioni ma nessuna lesione interna. Il sottufficiale è cosciente ed è sotto osservazione all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dove è stato sottoposto a Tac. Solo la sua prontezza di riflessi ha scongiurato conseguenze più gravi nell’impatto con la vettura, essendosi tuffato per evitare l’urto e attenuandone così gli effetti.