Cosenza, non c’è pace al Comune: volano gli stracci tra le “primedonne” del cazzaro

Non c’è pace al Comune: volano gli stracci tra la Pastore e la De Marco

“Non c’è pace tra gli ulivi” è un film diretto da Giuseppe De Santis e realizzato nel 1950. Per i pochi che si sono persi questo capolavoro, il film tratta di un reduce di guerra che a costo di riprendersi il maltolto convince la sua famiglia a “riprendersi” ciò che è suo. È praticamente scatena una guerra.

Il Comune di Cosenza sembra ormai il set di un film dove tra “ballare l’hully gully” e “i complottisti” c’è una faida perenne. Proprio ieri tutti hanno potuto assistere alla ennesima litigata tra l’eterna “primadonna”, l’assessore Francesca Loredana Pastore, alias ‘a cascetta, esperta in assicurazioni e la consigliera di Cosenza Positiva – ma in questo periodo vicina più alle posizioni di Piercarlo Chiappetta – Maria Teresa De Marco, che proprio come il protagonista del film di De Santis, è entrata nella stanza del sindaco per riprendersi “ciò che era suo”.

Ma veniamo ai fatti. Ieri, mercoledì 11 settembre alle ore 11, conferenza stampa, che poi è l’arte dell’apparire e farsi fare qualche foto da “postare” su Facebook. A San Domenico si presenta l’evento della fiera del benessere, “l’unico evento fieristico in Calabria interamente dedicato allo sport, alla sana alimentazione e al benessere della persona”, questa era la frase scritta nel comunicato che pompava la presenza della celeberrima “cascetta”, dimenticando che ci sono centinaia di manifestazioni in Calabria di questo genere. L’assessore al Commercio patrocina la fiera del benessere… Ma cosa c’entra la Pastore col benessere francamente non si capisce. Alla conferenza stampa, come spesso capita, ci sono più relatori che giornalisti, ma poco importa, subito si fanno i selfie modello “culo di gallina”, sorrisi e baci. Tutto a posto? Proprio per niente, tempo dieci minuti e al terzo piano di Palazzo dei Bruzi si sentono distintamente le urla della consigliera delegata dal sindaco alla Salute e al Benessere, Maria Teresa De Marco, che insieme a Piercarlo Chiappetta, esperto di “taglia e cuci”, commentano lo sgarro della Pastore.

Quando la De Marco chiama la Pastore per chiedere spiegazioni, l’assessore non le risponde al telefono. Apriti cielo. Allora la consigliera dì Cosenza Positiva si fionda per le scale del Comune saltando i gradini a quattro a quattro… I capelli rossi “fiamma” fanno tinta unica con il viso e lo sguardo apre come per magia la stanza del sindaco! La De Marco rivendica la sua delega e il suo ruolo e pretende di essere ascoltata e “vomita” tutto il suo nobile pensiero sulla primadonna del Comune di Cosenza, la “cascetta” appunto.

Maria Teresa De Marco

Il cazzaro (il primo e l’inimitabile) la fa sfogare e per riuscire nell’impresa di calmarla è costretto a chiamare per telefono l’assessore Pastore davanti alla consigliera seduta sul divano. “Loredana – esordisce il truffatore “prescritto” -, dobbiamo stare attenti” e poi ci va giù pesante: “Sei stata birichina, ma cercate di non litigare, baci”. Ma dall’altra parte del telefono la Pastore non la prende con filosofia e per il duro attacco “crolla” in un pianto singhiozzante.

È chiaro che tra il sindaco e là Pastore c’è un rapporto molto stretto che punta ad “assicurare” una campagna elettorale “serena”, quindi la telefonata è tutta una sceneggiata. Ed ha funzionato. La De Marco esce dalla stanza con una pacca sulla spalla e si scusa per lo sfogo lasciando il sindaco cazzaro con la massima di Francesco, protagonista del film “Non c’è pace tra gli ulivi”: “Volevo solo “riprendermi” ciò che è mio”. Intanto il cazzaro manda un sms alla Pastore: “Stai serena Loredana”… E alla Pastore ritorna il sorriso stampato sulla “cascetta”. Povera Cusenza nostra!