Giuseppe Savoia, un mediatore ironico e sorridente

CORIGLIANO-ROSSANO (Cs), martedì 28 dicembre 2021 – Quando nei primi mesi del 2001 intensificammo da Milano, nostra provvisoria sede di emigrati per studio e lavoro, il nostro impegno, le nostre attività e la nostra proposta e presenza sui territori della nostra regione natìa, trovammo nei due importanti quotidiani cartacei di informazione regionale dell’epoca e nei loro corrispondenti da Rossano dei formidabili ed inattesi sostenitori. Senza di loro forse non avremmo avuto subito quella straordinaria eco mediatica che caratterizzò e distinse ogni progetto di Otto Torri sullo Jonio. Uno di quei corrispondenti, era Giuseppe Savoia, corrispondente de Il Quotidiano: quello più appassionato ed intimamente convinto della singolarità del sodalizio e del suo posizionamento e tale rimasto negli anni e fino all’ultima e bella chiacchierata di qualche settimana fa sulle iniziative in programma per il 25esimo anniversario dell’associazione alle quali avrebbe voluto partecipare.

Da quei comunicati stampa inviati a mezzo fax dalle agenzie o dai bar di Milano, discussi e concordati con lunghe telefonate per capire come rafforzarne messaggio ed efficacia, Giuseppe Savoia è diventato per noi di Otto Torri sullo Jonio un riferimento costante ed un consigliere sulle tendenze e dinamiche locali soprattutto nei momenti di difficoltà; un mediatore sorridente ed ironico come pochi rispetto alla necessità di contemperare interessi diversi; un amico leale, professionale e corretto sempre e comunque, che sapeva sedare a modo suo, quando necessario, anche tentativi di pressione e influenza esterna.

È quanto dichiara Lenin Montesanto, direttore di Otto Torri sullo Jonio, esprimendo pubblicamente alla famiglia ed ai tantissimi amici di Mario Pino, così come lo chiamavano in tanti, i sentimenti di profonda vicinanza, affetto e tristezza di tutti i soci per una scomparsa improvvisa che sta commuovendo tutti.

Vogliamo e ci piace ricordarlo soprattutto così, come un inguaribile mediatore ironico e sorridente, discreto, umile, riservato, sobrio ma mai silente, anzi protagonista assoluto di interminabili telefonate ed a suo modo dissacrante in una terra più che di contrasti e di contraddizioni, spesso vittima di se stessa e della incapacità di auto-ironia e di sorriso come arma per smontare inutili perbenismi, ovvietà, ipocrisie, invidie, timori reverenziali,  auto-commiserazioni ed inclinazioni naturali al pianto ed al lamento come chiave di lettura dell’esistenza e della società.

Giuseppe Savoia quell’arma pacifica l’aveva e sapeva usarla, per suggerire e per riportarci tante volte alla realtà. Ringraziandolo per tutto quello che ha fatto per la nostra associazione e soprattutto per il contributo laico dato al giornalismo regionale, lo ricorderemo sempre così. – (Fonte: Otto Torri sullo Jonio)