Il ministro Cartabia a Reggio per l’inaugurazione dell’anno giudiziario

La ministra della Giustizia Marta Cartabia è arrivata alla scuola Allievi carabinieri di Reggio Calabria per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
La cerimonia che si sta svolgendo in forma ridotta è iniziata con la relazione introduttiva del presidente della Corte d’appello, Luciano Gerardis.
Poi, insieme al sindaco facente funzione Brunetti, Cartabia firmerà il protocollo d’intesa che consentirà il riavvio dell’iter per l’attivazione del cantiere e il completamento del nuovo Palazzo di Giustizia della città.
“Per due anni di seguito, il ministro ha scelto la Calabria per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nelle Corti d’Appello. Lo scorso anno il Ministro era presente a Catanzaro”. Ha detto il ministro, confermando l’attenzione del suo dicastero alla Calabria. “Una terra  splendida” ancora attanagliata dal giogo della ‘ndrangheta contro la quale “la battaglia continua e non è ancora terminata”.

“L’anno che si è appena concluso – ha detto la Guardasigilli – è stato per l’amministrazione della giustizia, così come per tutto il Paese, complesso e difficile, segnato da grandi sfide e continui imprevisti; ma è stato anche un anno ricco di opportunità e di spinta al rinnovamento”.
Anche in questa fase di continue emergenze legate alla pandemia, la “continuità del servizio della giustizia è stata sempre garantita”. “Quella che stiamo vivendo – ha aggiunto la ministra – è una fase difficile, piena di sfide, ma è anche una fase di rinnovati slanci e molteplici opportunità, in un momento in cui l’intero Paese è in fermento e progetta la sua ripresa, intorno al Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

E proprio in questo contesto di emergenza, sono “state avviate alcune riforme strutturali a lungo termine, ‘riforme di sistema’, per far fronte ai cronici problemi richiamati tante volte nelle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario: la durata dei processi e il fardello dell’arretrato, prima di tutto. Mali divenuti nel tempo – insieme ai gravi fatti emersi negli ultimi anni – causa di una progressiva e dannosa erosione di fiducia da parte dei cittadini, degli operatori economici e degli osservatori internazionali”.
“Anche qui a Reggio Calabria i vuoti di organico, soprattutto di personale amministrativo e di dirigenti, rendono più difficoltoso il lavoro di tutti. Conosco i numeri sulle scoperture (15% a Reggio Calabria), così come conosco il bisogno di rinforzi di magistrati, che si avverte in questo distretto impegnato – come quello di Catanzaro – anche in importanti processi contro la criminalità organizzata. Faremo di tutto affinchè i rinforzi arrivino”.
“I concorsi per l’accesso in magistratura – ha proseguito – sono ripartiti. Come potete immaginare, con le restrizioni dovute alla pandemia, anche assolvere questi adempimenti che debbono essere ordinari e a cadenza regolare ha richiesto un lavoro impegnativo di cui ringrazio tutti gli uffici del Ministero. A breve dovrebbero terminare le correzioni delle prove scritte del concorso per 310 posti in magistratura e a dicembre si è aperto il bando per altri 500 magistrati. Nel frattempo, sono entrati in servizio altri cancellieri e nuovo personale amministrativo”.

La ministra ha ricordato che a partire dal 21 febbraio entreranno in servizio gli 8171 giovani giuristi dell’Ufficio per il Processo. Saranno una squadra di collaboratori, su cui i giudici e l’intera struttura potrà contare. 208 qui a Reggio Calabria. “A questo rinnovamento nell’organizzazione, – ha aggiunto Cartabia – si affiancano gli investimenti nella digitalizzazione e nell’edilizia giudiziaria, niente affatto secondari per assicurare le migliori possibili condizioni di lavoro”.
“Quello dell’edilizia giudiziaria – ha proseguito – è una delle più ricorrenti esigenze, come è stato confermato anche dall’analisi compiuta dalla commissione istituita dal Ministero della giustizia insieme al Ministero del Sud, che ha da poco concluso i suoi lavori, volti allo scopo di elaborare progetti specifici, da realizzare anche attingendo ai fondi del Recovery dedicati alle regioni del Sud. Questa collaborazione ci offre la possibilità di valutare ulteriori opere, oltre a quelle già previste all’interno del PNRR: che annoverano per Reggio Calabria, 4 interventi di grande manutenzione, per quasi 12 mln di euro”.