Lettere a Iacchite’: “Ho denunciato Farmaeko: ci hanno preso in giro anche con le miss…”

Anche io sono un ex dipendente che avanza dall’azienda Farmaeko circa 5 mesi di stipendi + TFR, ho avviato le pratiche di conciliazione con l’Ispettorato del lavoro di Cosenza da anni ma l’azienda non si è presentata a nessuno dei tre incontri stabiliti. Le allego infatti il verbale con l’esito negativo del DTL (Direzione Territoriale del Lavoro) di Cosenza sul tentativo di riconciliazione.

Quindi ciò dimostra che all’azienda, anche prima del suo fallimento pilotato dai poteri forti, non fregava niente né della disoccupazione né dei giovani calabresi. Tra le tante cose che ancora non sono state dette vorrei aggiungere che l’azienda accreditava lo stipendio (arretrato) su una tessera clienti che avevamo noi dipendenti, ma per poter prelevare i soldi c’erano varie condizioni: max 50 euro al giorno, max 200 euro a settimana e solo dalle vendite non provenienti dai corsisti.

Nel negozio  però eravamo minimo 5 dipendenti, in alcuni anche 10 (non sapevano dove metterli tutti quelli assunti) ed acquistavano quasi esclusivamente i corsisti. Tutto ciò non permetteva alcun prelievo dalla cassa.

L’azienda quindi faceva in modo tale che lo stipendio accreditato sulla tessera fosse speso in loro prodotti, vista l’impossibilità di prelevare era l’unico modo per “avere qualcosa”.

Per non parlare di ciò che è accaduto nell’evento che hanno organizzato a Maggio del 2016 per eleggere “Miss Farmaeko”: i dipendenti sono stati “costretti” ad acquistare più biglietti (a 35 euro l’uno!) e a venderne il più possibile.

Anche i corsisti sono stati costretti ad acquistarli “per passare le prove”.

La ringrazio qualora volesse pubblicarne il contenuto

Cordiali saluti

Lettera firmata