La lobby dei concorsi all’Unical
A proposito di legittimità delle procedure concorsuali per il reclutamento di professori all’Unical…
Qualche mese fa è stato bandito all’Università della Calabria un posto di professore universitario di ruolo di prima fascia, mediante chiamata ai sensi dell’art. 18, comma 4, Legge 30 dicembre 2010, n. 240. (DR n. 572 del 03/05/2019) Avviso pubblicato su G.U. n° 35 del 03/05/2019. Il settore concorsuale oggetto del bando è Telecomunicazioni, e il dipartimento interessato è il Dimes. Secondo quanto previsto dalla legge, il vincitore deve essere totalmente ‘esterno’ all’università sede del bando, e invece ecco la sorpresa: il professore Antonio Iera, in base agli esiti della valutazione condotta dalla Commissione giudicatrice, è dichiarato candidato più qualificato a svolgere le funzioni didattiche e scientifiche per le quali è stato bandito il posto.
Ma chi è il prof. Iera, e soprattutto chi sono i membri della Commissione? Il candidato Iera, laureato all’Università della Calabria, è da gennaio 2005 Professore Ordinario in Telecomunicazioni presso l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, dunque pienamente in regola con il requisito del bando. Ma andando ad approfondire, ci si accorge che il candidato Iera ha un ruolo anche nella ‘governance’ del Centro di Competenza Ict-Sud (con sede a Rende…). Nel caso specifico, egli appartiene alla rosa dei 7 Consiglieri del Consorzio, il cui Presidente è Domenico Saccà (pro-rettore Unical), ed il cui Amministratore Delegato è Sergio Palazzo, quest’ultimo (sentite bene!!) membro della Commissione di valutazione che lo ha dichiarato vincitore.
Eppure il candidato Iera, attuale componente della Commissione per l’Abilitazione Scientifica Nazionale per il settore concorsuale 09/F2-Telecomunicazioni, era stato così corretto da chiedere formalmente la propria sostituzione ai fini della valutazione del candidato Asn Giuseppe Araniti, suo co-autore. E poi si è fatto valutare dal collega Sergio Palazzo? Davvero strano….ai lettori l’ardua sentenza!
Lettera firmata
