Lettere a Iacchite’: “Spagnuolo è una persona disonesta”

Ho letto attentamente tutti i vostri articoli sul procuratore Spagnuolo, dai tempi di Franco Pino ad oggi. E la “figura” che ne viene fuori è quella di una persona disonesta. Potrei raccontare anche io, per averli vissuti, diversi episodi che si riferiscono all’attuale procuratore, negli anni che furono, quando era il sostituto anziano e spadroneggiava in città coprendo mafiosi e politici corrotti. Ma lo avete già fatto voi. Dunque non serve soffermarsi su questo, in città lo sanno tutti chi favorì i mafiosi nell’era “Garden”: giudici e pubblici ministeri. Infatti a pagare come sempre  con la galera furono solo alcuni “delinquenti”. Mentre corrotti e massoni, come sempre, coperti da Spagnuolo, la passarono liscia.

E per sottolineare la sua disonestà mi soffermo sulla storia dell’assunzione del nipote al Comune di Cosenza da dirigente. Non vado oltre. Da questo esempio si capisce subito, per chi vuole vedere, la sua mala fede. Se Spagnuolo fosse stato una persona onesta, nel momento in cui il sindaco, di sua iniziativa (almeno così vogliono farci credere), ha chiamato direttamente senza concorso il nipote Giampaolo Calabrese a dirigente del Comune, il procuratore avrebbe dovuto rispondere così: Caro sindaco, io la ringrazio per questa sua gentilezza, ma non è il caso. Questa nomina potrebbe apparire agli occhi della gente di Cosenza inopportuna, e per il ruolo che ricopro ho il dovere di restare neutrale. Non posso permettermi che la gente pensi che potrei, in virtù di questa strana assunzione, favorire la sua amministrazione. E poi mio nipote non è mica per strada. Guadagna già bene con il Castello, e poi ci sono tutte le delibere che ogni anno vengono emesse a suo favore per organizzare tutti i concerti che si tengono in città. Per cui le sarei grato se ritirasse questa assunzione. Che anche per i modi con cui è avvenuta, cioè dopo 15 giorni dal mio insediamento, suona proprio come una pastetta, è un regalo a me. Ed io come procuratore capo ho il dovere di rifiutare regalie e tentativi di corruzione.

Avrebbe detto anche al nipotino queste parole: Caro nipote, per il momento non se ne fa niente, anche perché non ti manca nulla e già guadagni di tuo con le attività che ti ha regalato Occhiuto, non hai mica bisogno di un lavoro, anzi. Perciò ti chiedo di ritornare alle tue cose perché questa tua nomina potrebbe creare un conflitto di interessi con il mio ufficio, visto che stiamo indagando su tutte le attività del Comune, ed io non posso permettermi di essere al centro di una polemica così palese.

Queste sono le parole che avrebbe dovuto pronunciare una persona seria e onesta. Ed invece ha fatto finta di niente sperando che nessuno se ne accorgesse. Ha intascato l’assunzione e le regalie, ed ha continuato tranquillamente a perseguitare ladri di polli mentre i Potestio e gli Occhiuto continuano tranquillamente a derubare impunemente i cittadini. Perché Spagnuolo è un disonesto!

In questa città non ci sarà mai giustizia perché chi è chiamato ad amministrarla, in un modo o nell’altro finisce sempre con l’accordarsi con corrotti, mafiosi politici, e massoni ‘ndranghetisti. Cosenza è, e resterà per sempre, un’isola felice per tutti coloro che fanno parte della paranza di Spagnuolo. Questa è la verità, e i fatti come la gestione corrotta della giustizia a Cosenza che è sotto gli occhi di tutti, mi danno ragione.

Lettera firmata