L’inflazione rovina le feste di Natale: ecco i rincari per viaggi, materie prime e bollette

L’inflazione è quasi triplicata nel giro di 5 mesi. Se a giugno era all’1,3%, nel mese che si è appena concluso è cresciuta fino al 3,8%. Un impatto importante sulle tasche degli italiani che si traduce in rincari generalizzati in tutti i settori, proprio alle porte del Natale. Secondo una stima realizzata per il Messaggero dall’Unione nazionale consumatori, su dati Istat, gli aumenti di materie prime e prodotti in genere arrivano a sfiorare il 20% rispetto ai prezzi dei beni di un anno esatto fa. Ciò si traduce in una pesante perdita del potere di acquisto da parte delle famiglie, perdita che l’Istituto individua in 1.218 euro in meno per un nucleo di 3 persone, e in 736 euro per una persona singola. E considerando il periodo, alla vigilia delle festività, le cose si complicano. La scelta degli italiani dovrà essere tra aumentare il budget o ridurre gli acquisti di Natale. Chi invece ha in programma di mettersi in viaggio dovrà mettere in conto che i rincari nel settore sono superiori di oltre doppio. L’Unione nazionale consumatori parla di un aumento superiore al 50% rispetto allo stesso periodo del 2020. Un trend in rapida crescita negli ultimi mesi se si pensa che ad agosto la stessa percentuale era limitata al 7%.

Le spese per il Natale

Tra i prodotti più colpiti dai rincari ci sono gli smartphone e in generale i dispositivi elettronici come e-book reader e cuffie con microfono, che – secondo l’Unione nazionale consumatori – registrano aumenti tra il 15 e il 33,4% rispetto al 2020, anche a causa dello smart working a cui il Covid ha costretto molti lavoratori. Più contenuto l’incremento di prezzo sui giocattoli: la stima è di un più 6,5%. Aumento simile a quello che serve per acquistare una bici nuova (+5%). Molto lieve è invece l’aumento sul vestiario: +1%.

Pranzi e cene delle feste

Sulle tavole apparecchiate per le festività natalizie bisognerà fare i conti con l’aumento delle materie prime. L’olio di oliva, per esempio, registra un +19% rispetto all’anno scorso, dopo l’impennata dei prezzi di mais e soia. Il pesce è in salita del 9% mentre la pasta segna un rincaro del 6% a causa della scarsità di cereali. Anche la carne costa di più: il 4% rispetto allo scorso anno. Quanto ai dolci, pandori e panettoni costano il 10% in più rispetto all’anno prima della pandemia da Covid. Vini e spumanti il 3,5% in più.

I rincari in bolletta

Anche chi sceglierà di contenere al minimo le spese per le feste dovrà comunque fare i conti con severi rincari per le utenze domestiche. L’Unione nazionale consumatori parla di una stangata del +40-50% sulla bolletta del gas e del più 33% su quella della luce. Le spese relative al solo riscaldamento della casa subiscono un +26,8% di aumento rispetto al 2020. Quanto al carburante per potersi muovere con mezzo proprio, al momento si paga il 25% rispetto allo scorso anno per un pieno di benzina e il 46% in più per un pieno di Gpl e metano. Anche i servizi postali subiscono un aumento di prezzi: si parla del 6,2%. Per chi viaggia, invece, tra gli aumenti maggiori in assoluto ci sono quelli sui biglietti aerei, soprattutto per i voli internazionali. L’Istituto stima un più 51,3% per i voli oltre confine e un 18,9% per quelli nazionali.