M5S, annullato il tour di Morra. Protestano i suoi fedelissimi: “Senatore, non si fermi”

Anche all’interno del M5S c’è bagarre per la formazione delle liste. A Cosenza tiene banco il caso Morra, generato da una serie di proteste che ha costretto il buon Gigino Di Maio ad annullare due date del tour elettorale del senatore uscente.

Si racconta di uno scontro durissimo con urla altissime avvenuto tra lo stesso Morra e il coriglianese Forciniti (che gli ha cantato la pampina) alla riunione regionale del M5S che si è tenuta a Lamezia Terme venerdì scorso.

Sono in molti ad accusare Morra di cercare di risolvere tutto violando le regole che il Movimento ha imposto a tutti gli aspiranti candidati. Fino al giorno delle primarie, previste per metà mese, infatti i candidati non possono partecipare ad eventi e incontri pubblici, pena l’esclusione dalla candidatura. Ma Morra in questi giorni ha organizzato un tour molto intenso per cercare quei voti che a Cosenza non ha più. Gli altri aspiranti candidati non possono pubblicizzarsi in nessun modo, ma per Morra il famoso “uno vale uno” non è preso in considerazione. E così lo si può trovare tra Lungro e Acquaformosa, tra Villapiana e Trebisacce, tra Paola e Scalea e perfino a Catanzaro a partecipare ad incontri pubblici con gli iscritti locali.

Successivamente, come vedremo, Di Maio ha preso provvedimenti. Prima però aderiamo al diritto di replica chiesto da un gruppo di attivisti fedeli a Morra.

LA REPLICA DEGLI ATTIVISTI DI MORRA In seguito all’articolo pubblicato dal giornale online “Iacchitè” noi, attivisti certificati e simpatizzanti del MoVimento 5 Stelle, in qualità di organizzatori e promotori dell’evento oggetto di critiche nel succitato articolo sentiamo il dovere di mettere in chiaro alcune debite precisazioni.

In primis è doveroso puntualizzare sulla natura dell’evento, il Senatore Nicola Morra -il giorno 7 Gennaio-  ha raggiunto i nostri paesi arbereshe, nello specifico Lungro ed Acquaformosa, con il solo obiettivo di informare i cittadini su quanto si possa celare dietro quell’obbrobrio anti-democratico che ci ostiniamo a definire “legge elettorale”. Nel marasma generale dell’informazione mediatica è difficile comprendere gli inganni di una legge così controversa quindi, noi, liberi cittadini abbiamo sentito l’esigenza di intervenire, di muoverci al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ed allertare sull’eventuale pericolo di cadere vittime dell’inganno di chi potrebbe sfruttare – con dolo – la confusione dilagante per favorire dinamiche di partito. Siamo a conoscenza di episodi di mala-propaganda in cui si pubblicizza la possibilità del voto disgiunto promuovendo, di fatto, il falso!

Ed è esattamente per questo che risulta necessario informare correttamente la popolazione. Urge un’opera di pura ed essenziale informazione e di quest’opera si è fatto carico Nicola Morra, ne siamo testimoni noi tutti. L’abbiamo sentito parlare di Simbolo e mai di persone, l’abbiamo sentito parlare di diritti, di equità, di giustizia, di cultura. L’abbiamo sentito rispondere ai quesiti dei presenti. L’abbiamo ascoltato spiegare nel dettaglio le modalità di voto in senso pratico: quanti candidati troveremo sulla scheda, come sono posizionati, cosa sono i collegi.

L’abbiamo sentito spiegare egregiamente le dinamiche di una legge contorta. Ribadiamo, l’abbiamo sentito SPIEGARE da buon Professore prima che Senatore. Abbiamo dato vita ad un momento dove l’unico protagonista era il confronto, diretto, aperto. E’ ingiusto che la nostra iniziativa venga inficiata da chi non era neanche presente all’evento ritrovandosi a scrivere di ciò che, effettivamente, non conosce.

Noi, attivisti e simpatizzanti tutti, speriamo che queste polemiche sterili non blocchino il tour intrapreso. Chiediamo pubblicamente a Nicola Morra di continuare l’opera di informazione sul territorio per il bene dei cittadini.

Quanto scritto vede la conferma ed è corroborato anche dagli attivisti e simpatizzanti dei comuni di Altomonte, Morano, Castrovillari, Cosenza, Rocca Imperiale, Trebisacce, Villapiana, Canna, Castroregio, Montegiordano, Casali Del Manco che si uniscono a noi nel definire l’articolo pubblicato da “Iacchitè” assolutamente fazioso e privo di qualsivoglia fondamento.

-Gli attivisti di Lungro: Valentina Pastena Luigi Pastena Nicola Santoianni

-Gli attivisti di Acquaformosa: Nicola Mele Mario De Angelis Pasquale De Angelis Antonio Battista Biagio Capparelli

-Gli attivisti di Altomonte: Norma Di Leo Mario Pancaro Pasquale Fuscaldo

-Gli Attivisti di Castrovillari: Vittorio Cappelli Francesco Quercia Luca Delle Cave Patrizia Mauro

-Gli attivisti di Morano Calabro: Piero Sangiovanni Nicola Bloise Motta Roberto Angelo Francesco Basile

Gli attivisti di Rocca Imperiale: Dalila Di Lazzaro Maria Oriolo Aurelio Zimol

-Gli attivisti Trebisacce: Giovanna De Vita Vincenzo Middonno

Gli attivisti di Villapiana, Canna, Castroregio, Montegiordano: Prospero Rossi

Paolo Truncellito Raffaele Di Lazzaro Mariagrazia Colotta

Gli attivisti di Cosenza: Maria Grazia Carlini Paolo Gallo Leonardo D’Agostino Anna Pastore Roberto Fiorello Ivan Duca

Gli attivisti di Casali del Manco: Andrea Fiore Biagio Cannata

L’INTERVENTO DI GIGINO DI MAIO Fin qui gli attivisti di Morra, che guardano la realtà dal loro punto di vista. Fatto sta che nella querelle è intervenuto Di Maio, che – a detta di diverse fonti bene informate – ha fatto una bella lavata di testa a Morra.

Riassumendo: si sta facendo il tour, lo staff ha autorizzato solo tre tappe sulla legge elettorale e Morra le ha già superate. Per ieri era prevista una tappa ad Altomonte e per domani, sabato 13, anche una tappa nella zona di Castrovillari-Morano nella quale sarebbe previsto pure un pranzo. Il totale pertanto sarebbe salito a cinque e per molti è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Fuori regione possono fare quello che vogliono, ma in regione, soprattutto nei territori mai visitati o dei quali non si sono mai occupati, non era proprio opportuno organizzare un tour. Molti attivisti sostengono che Morra stia violando le regole interne al Movimento e questa tappa-pranzo elettorale proprio non è passata inosservata. Sembra che proprio per questo si sia mosso personalmente Di Maio, subissato di proteste. Ricordiamo che i candidati dell’uninominale saranno scelti da Di Maio e Grillo mentre quelli del plurinominale saranno votati dagli attivisti. I più votati finiranno nel listino bloccato.