Signore e signori, ecco a voi la RetroLeague (di Giulio Bruno)

Signore e signori, ecco a voi la RetroLeague!

di Giulio Bruno

I bene informati affermano che, nell’ultima riunione di Lega di Serie B, il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio sembrerebbe abbia chiesto, limitatamente a quest’anno, il blocco delle retrocessioni in campionato. Proposta invero disinteressata e super partes, ci mancherebbe, nessuna malizia o conflitto di interessi nelle parole del presidente rossoblù. Diverse le ragioni addotte: la pandemia da Covid 19, lo slittamento a marzo del Festival di Sanremo, il freddo inusitato di questo primo scorcio di aprile, le continue apparizioni in tv del famigerato Brusaferro. Tutti elementi, a dire del presidente Guarascio, che insieme hanno concorso a destabilizzare l’andamento della stagione e falsare il regolare svolgimento del torneo. Come dargli torto?

Se il Cosenza si trova quart’ultimo in classifica, appena un punto in più rispetto alla neopromossa Reggiana, a cinque lunghezze di distanza dall’Ascoli quint’ultimo e dunque, al momento, escluso anche da un eventuale playout, le cause non possono che essere ricercate nei motivi sopra elencati. E’ in evidente malafede chi attribuisce le difficoltà dei Lupi a questioni di organico, di tesseramenti tardivi o inadeguati, a carenze societarie e tecniche; questi sono argomenti da lasciare ai “tifosi da strada” e agli odiatori da tastiera. Insomma, la proposta di blocco delle retrocessioni aveva, a ben vedere, i suoi validi motivi, suffragati da elementi di indiscussa oggettività. Tuttavia, con grande rammarico del patron rossoblù, la proposta non è stata recepita. Anzi, sempre i bene informati ci comunicano che non sia neppure stata presa in considerazione, in quanto derubricata a semplice “boutade” da annoverare nella categoria “tentativi da ultima spiaggia”.

Per fortuna, non tutto è perduto. I soliti bene informati ci riferiscono che Guarascio stia per lanciare la vera bomba, la proposta che cambierà per sempre il concetto di calcio tra squadre “pericolanti” e la fruizione dello spettacolo da parte di tutti gli appassionati e i tifosi delle formazioni “fanalino di coda”: la RetroLeague, la lega tra squadre a rischio retrocessione.

Sembrerebbe abbiano già aderito al progetto, oltre al Cosenza Calcio, altri 17 club: Crotone, Parma e Cagliari direttamente dalla serie A; Entella, Pescara e Reggiana dalla B; per la Lega Pro il Livorno, la Lucchese e la Pistoiese dal girone A; Ravenna, Arezzo, Fano e Imolese del girone B; Cavese, Bisceglie e Paganese del girone C.

17 “bad team” come membri fondatori, ai quali si aggiungerebbero altre tre formazioni da individuare e coinvolgere tramite invito. Inutile sottolineare come una scissione di questo tipo dalle rispettive leghe, provocherebbe uno scossone nel calcio che conta. Gli irriducibili bene informati sussurrano che vi siano già in corso delle serrate trattative tra i vari presidenti di lega e l’artefice del progetto Eugenio Guarascio, le diplomazie sono all’opera per cercare di raggiungere un accordo in extremis che possa far dissuadere il patron dal varare già il prossimo primo maggio l’innovativo format. La strada, tuttavia, sembra essere in salita: per rinunciare al varo della nuova competizione, il presidente rossoblù chiederebbe di rigiocare tutte le partite interne della stagione in corso avvalendosi delle prestazioni di Riviere e Asencio, di affiancare il tandem Bortolo Mutti e Alberto Zaccheroni all’inesperto Occhiuzzi e di schierare la coppia Dermaku-Napolitano nel cuore della difesa rossoblù. Ovviamente, manco a dirlo, il tutto senza oneri per la proprietà…