Reggio 2020, De Magistris e Vito Teti al fianco di Pazzano: “Vogliamo un Sud di facce pulite”

Se fossimo cittadini di Reggio Calabria e dovessimo scegliere chi votare alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre non avremmo il minimo dubbio: Saverio Pazzano. Per chi non lo conoscesse, è un giovane reggino che da anni si batte contro il sistema di malaffare e corruzione che ingabbia la città di Reggio in una cappa insopportabile e lo fa con grande energia e onestà. In questa difficile campagna elettorale, Pazzano sta avendo al suo fianco due persone pulite e specchiate che dalle piazze della città dello Stretto stanno dicendo cose molto importanti. Parliamo di Luigi De Magistris e Vito Teti.

Ecco uno stralcio dell’ultimo intervento di De Magistris: “… Saverio Pazzano, e le donne e gli uomini delle due liste che lo sostengono, sono persone che non hanno un prezzo, e questa è un’opportunità per voi: di votare persone che non hanno un guinzaglio, che non stanno alla catena di qualcuno, che non appartengono a congreghe, mafie, lobby, consorterie. Ecco perché con Saverio e tante altri uomini e donne del Sud abbiamo deciso di metterci insieme. Non perché siamo uguali, io e lui siamo diversi, Napoli e Reggio Calabria sono diverse, ma è una diversità che unisce.  Vogliamo costruire un Sud fatto di dignità, di autorevolezza, di facce pulite…”.

Intanto, Vito Teti e Saverio Pazzano hanno presentato il progetto politico alla base di Riabitare Reggio, lista che appoggerà, in coalizione con La Strada, la candidatura di Pazzano a sindaco di Reggio Calabria.
Vito Teti, antropologo, docente presso l’Università della Calabria, padre nobile del progetto Riabitare Reggio, è uno dei principali teorici di quel movimento di pensiero che ha trovato compiuta espressione nel Manifesto per riabitare l’Italia, volume a cura di Domenico Cersosimo, presente in città con Pazzano qualche giorno fa per una iniziativa pubblica.

Nel suo Riabitare l’Italia, Teti ci suggerisce di invertire lo sguardo, di guardare all’Italia muovendo dai margini, perché essi non siano più marginali, perché le periferie ridiventino luoghi, quartieri, borghi. Nell’intervento di sabato scorso, così come nella chiosa di Saverio Pazzano, si è discusso, con toni alti e accenti letterari, di una politica della restanza, volta a restituire Reggio e il suo territorio metropolitano alla sua essenza, profondamente colta, come sottolineato da Vito Teti. La nostra città ha bisogno di ripartire dalla cultura e da una politica culturale rivoluzionaria.

L’endorsement convinto di Teti a questo progetto nasce dalla condivisione ideale e umana di un percorso, quello della Strada e di Riabitare Reggio, totalmente affine ai temi della sua ricerca e della sua battaglia culturale.
Lo stesso format dell’evento di sabato ha mostrato che si può fare campagna elettorale senza toni urlati, senza slogan propagandistici, ma continuando, incessantemente, a promuovere l’incontro autentico tra le persone e le idee, tra i volti e le visioni. Questo perché, ed è una promessa di Teti e di Pazzano, l’impegno politico del movimento nato intorno alla Strada non si interromperà il 21 settembre, qualunque sia l’esito delle elezioni. Il rinnovamento profondo, la rinascita culturale, l’etica della restanza continueranno ad accendere la passione civile di tutte e di tutti coloro che si sono messi sulla Strada per Riabitare Reggio.

Ufficio stampa
“La Strada” e “Riabitare Reggio”