Tutto studiato a tavolino con lucido cinismo. Un piano elaborato con accuratezza dai boss della sanità privata calabrese, i famigerati iGreco di Terravecchia, dall’Asp di Cosenza e dalla Regione Calabria. Come speculare e trarre profitti a palate dalla pandemia gestendo una clinica con pazienti contagiati dal virus. Ci era già riuscito qualche mese fa anche Claudio Parente con la sua Villa Torano e questo doveva aver provocato un surplus di invidia ai fratelli più impresentabili della sanità privata, che così non solo lo hanno imitato ma l’hanno superato nell’incredibile gara della speculazione.
La notizia è che i pazienti contagiati delle Rsa L’Incontro di Casali del Manco (Spezzano Piccolo) e di San Pietro in Guarano – 30 in tutto secondo quanto è trapelato – saranno trasferiti nella clinica di proprietà de iGreco “Madonna della Catena” di Laurignano, che quasi per “magia” aveva comunicato poche ore fa di avere 16 pazienti “sospetti” positivi. Poi ieri sera l’Asp li ha fatti diventare da “sospetti” certi al cento per cento e stamattina, sempre l’Asp, ha dichiarato che i pazienti delle Rsa di Casali del Manco e di San Pietro in Guarano non potevano più restare lì ma dovevano essere “trasferiti”. Indovinate dove? Ma alla Madonna della Catena, naturalmente.
La clinica di Laurignano, gestita da questa gente senza scrupoli (che qualcuno vuole far passare addirittura per benefattori, sic!), diventa quindi un Centro Covid a pagamento assolutamente “legalizzato” e la tariffa di degenza per i 46 malcapitati contagiati dal virus è di 250 euro al giorno. Moltiplicato per 46, abbiamo una cifra che si aggira intorno ai 12mila euro al giorno… E con tanto di personale assicurato dall’Asp di Cosenza!
A testimonianza sempre più disarmante di come questi “boss” a tutti gli effetti siano diventati i veri padroni dell’Asp di Cosenza, che si prodiga per consentire loro di speculare ancora di più di quanto non facciano tutti i santi giorni mandando persino il personale. E’ appena il caso di ricordare – ma noi lo abbiamo già denunciato in tempi non sospetti – (http://www.iacchite.blog/cosenza-la-sai-lultima-de-igreco-50-euro-obbligatori-per-tampone-a-chi-prenota-visite/) che nelle cliniche di questi speculatori costringono chiunque debba sottoporsi a visita a sottoporsi anche al tampone alla “modica” cifra di 50 euro cadauno quando il vero costo è di poco più di 10 euro. Così vanno le cose a Cos Angeles: dobbiamo aggiungere altro? Sì, soltanto due parole che servono per sintetizzare tutta questa sporca vicenda: che schifo!