Rende, scambio elettorale politico-mafioso: il patto tra Manna, Munno e la ‘ndrangheta

I principali elementi indiziari sono costituiti da intercettazioni, servizi di Ocp, mentre le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti delineano l’antefatto, che non รจ contestato in alcun capo di imputazione e viene riportato al fine di evidenziare il contesto in cui si inseriscono i capi di imputazione… (https://www.iacchite.blog/le-cantate-di-foggetti6-la-campagna-elettorale-per-marcello-manna-a-rende/).

Si passa quindi alle intercettazioni da cui emergono:

la sussistenza di un rapporto tra Massimo D’Ambrosio e l’assessore ai Lavori pubblici, manutenzione e rapporti con la Rende Servizi Srl Pino Munno;

la figura di Eugenio Filice, fisioterapista;

la figura di Sandro Perri, dipendente della Rende Servizi, figlio di Franco u sciacallu, che metteva anche a disposizione casa sua per una riunione elettorale subito dopo la Pasqua del 2019 alla quale avrebbero partecipato anche Filice e Munno.

Secondo la Dda, Dโ€™Ambrosio si sarebbe adoperato per il sostegno elettorale a Munno e Manna: โ€œIo sto portando a Manna e a Munno”. Lo stesso Dโ€™Ambrosio avrebbe contattatoย  Munno per chiedergli di risolvere problemi di manutenzione delle strade e/o dei palazzi, rivolgendo tali richieste con tono estremamente confidenziale, e avendo sempre risposte affermative da parte del politico”.

Lโ€™assessore Munno viene definito come uno che “non chiude mai la porta” e il clan, anzichรฉ i โ€œclassici 100 euro a votoโ€ (“ho rifiutato cento euro a voto”) avrebbe individuato il tornaconto in altre โ€œutilitร โ€.

Tali utilitร  venivano subito esplicitate nel corso del dialogo, allorquando il D’Ambrosia faceva riferimento alle notizie su un bando di gara che avrebbe ricevuto anticipatamente dal Munno una volta indetta la gara (ovviamente successivamente alla sua rielezione). Sempre nel corso della conversazione in esame emergono i primi riferimenti a rapporti diretti tra il D’Ambrosia e Marcello Manna e all’impegno assunto dal secondo verso il primo: ”Orlando (Scarlato), il ventisei la domenica รจ qua che viene a votare, poi il martedรฌ deve rientrare di nuovo, al carcere, il ventisei Orlando dopo che ha votato va da Manna, andiamo da Manna, ha preso la parola con me, lo sai tu, ma l’ho presa pure con quello, che io non mi scordo”.

La serietร  dell’accordo tra il D’Ambrosia e il Manna consentiva al primo di ipotizzare eventuali ritorsioni nei confronti del Manna in caso di mancato rispetto delle condizioni, ritorsioni queste che sarebbero state poste in essere dal fratello Adolfo una volta uscita dal carcere (”oh, nel momento in cui fa ttn errore di questo, a luglio torna quello’). Veniva altresรฌ precisato dal D’Ambrosio: ‘Lui mi ha mandato a dire a me tramite quell’amico e non รจ che, poi l’ha detto pure a mio cugino, non รจ che รจ uno, uno puรฒ uscire pazzo ma due รจ difficile”: significando che il raggiungimento dell’accordo gli veniva comunicato non da una ma da ben due persone, ossia il Munno e lo Scarlato, che veicolavano il messaggio del Manna, di talchรจ asseriva che era impensabile che due persone non avessero capito il contenuto, e ritenendosi perciรฒ sicuro di quanto pattuito;

  • nel classico stile politico-mafioso il D’Ambrosio riferiva al Munno che si sarebbe occupato di “controllare” l’andamento elettorale nel suo quartiere di competenza, ossia il Cep Villaggio Europa (‘io voglio guardarmi un poco la Cep mi interessa lร  a me’), e il politico concordava pienamente con tale iniziativa (”ti raccomando lร ’);
  • emerge come di fondamentale interesse alla base dell’accordo politico-mafioso vi era la gestione del “Palazzetto dello sport”, tant’รจ che il D’Ambrosio riferiva che attendeva l’esito della competizione elettorale Manna-Principe per poi dedicarsi al Palazzetto (”si ma ora .. vediamo il risultato dopo. . . vediamo il risultato e partiamo subito all’arrembaggio per il fatto di lร . . . del Palazzetto’);
  • la conversazione del 30.05.2019 manifesta il compiacimento del D’Ambrosio e del Perri in merito alla loro attivitร  e ai risultati ottenuti
  • il pattp alla base dell’accordo ย politico-mafioso viene manifestato ย dalla ย reazione ย del D’Ambrosio alla vincita del Munno (notizia giunta prima rispetto a quella della carica di sindaco), e infatti parlando con il Filice i due si accordavano per una pronta convocazione del Munno…

il D’Ambrosio si impegnava per il sostegno elettorale anche di Mario Rausa, poi nominato assessore allo spettacolo, dal quale si aspettava lo stesso trattamento che riceveva dal Munno (”no .. io lo do a chi mi ha servito e mi ha favorito…”; ”ma onestamente … quello c’รจ il dottore RAUSA hai visto? รจ un amico e io porto a lui c”รจ pinuzz! tu MUNNO e io perchรฉ lo chiamo per tagliare l’erba quello quell’altro e viene avanti …lampioni … e vengono … quindi … c’รจ gente che ci sono da tanti anni al comune .. hai capito?’). Ed invero il D’Ambrosio sponsorizzava Zengaro Roberto con il Rausa, il quale a sua volta si mostrava entusiasta per la proposta collaborazione;

Nel mese di luglio Massimo Dโ€™Ambrosio, Ivan Montualdista ed Eugenio Filice fanno un riferimento esplicito al sindaco rieletto di Rende. “Me lo dice lui (Munno) quando dobbiamo andare da MANNA vuole parlare con MANNA mio fratello per il fatto del palazzetto … siccome aveva pigliato l’impegno che manna ce lo faceva pigliare… ripigliamo adesso i discorsi prima che dopo รจ troppo tardi… mi deve dire che devo fare e che non devo fare perchรฉ la persona pulita c’รจ… lui deve parlare per forza con Manna … se ce la fa lui l’imbasciata …”.ย 

Il frammento del dialogo risulta altamente indicativo del coinvolgimento del sindaco Manna nellโ€™intera vicenda relativamente alla sicurezza che i Dโ€™Ambrosio hanno rispetto allโ€™ โ€œappoggioโ€ del Manna. E poi la recente scarcerazione di Adolfo Dโ€™Ambrosio, membro apicale del gruppo, considerato dagli accoscati (e soprattutto dal fratello Massimo) come garante del rispetto dei termini dellโ€™accordo ma anche come titolare dellโ€™accordo medesimo, tantโ€™รจ che subito dopo la sua uscita dal carcere, a discapito di qualsivoglia resipiscenza, prendeva subito in mano le redini degli affari dellโ€™omonimo gruppo pretendendo un incontro con il sindaco Manna.

Massimo Dโ€™Ambrosio al telefono con la moglie parla della questione del Palazzetto. E riferirebbe i contenuti dell’incontro tra il fratello Adolfo e Manna.
Non รจ la voce di Marcello Manna a riferire i fatti ma, per il gip, la conversazione confidenziale tra marito e moglie va considerata pienamente attendibile e farebbe emergere un quadro ยซsconcertante. Manna, oltre che sindaco, รจ avvocato penalista, e tale posizione qualificata determina una maggiore consapevolezza non solo dei soggetti con cui interloquiva, ma anche dellโ€™illiceitร  degli accordi. Del resto, Massimo Dโ€™Ambrosio raccontava alla moglie che il rallentamento della questione del palazzetto veniva imputato da Manna medesimo alla Dda, e che proprio con Manna parlavano della testa di legno che sarebbe figurata al posto del fratello Adolfo.

Emerge, dunque, non solo che Manna era consapevole della caratura criminale dei Dโ€™Ambrosio, ma che scientemente con questi partecipava allโ€™ideazione del progetto palesemente illecito suggerendo financo altre soluzioni (progetto โ€œresto al sudโ€) per lucrare ulteriore denaro. Va sottolineato che la natura illecita era ragionevomente conosciuta dal Manna, sia perchรฉ al contrario non si spiegherebbero i timori di indagini svolte dalla Dda, sia per la condivisa necessitร  di intestare il โ€œprogetto palazzettoโ€ ad una testa di legno.

Il gruppo Dโ€™Ambrosio รจ certo di โ€œaggiudicarsiโ€ la gestione del palazzetto e la conferma degli incontri tra i Dโ€™Ambrosio e il Manna viene ulteriormente offerta dalla telefonata di Massimo Dโ€™Ambrosio allo studio Manna per fissare un appuntamento, precisando che si erano giร  visti e che con il Manna erano rimasti dโ€™accordo che si sarebbero rivisti dopo 7-8 giorni. Peraltro, va evidenziato che alla domanda della segretaria sulle ragioni della richiesta di appuntamento il Dโ€™Ambrosio precisava che si trattava di una โ€œpraticaโ€ di cui Manna era giร  al corrente.

  • in data 28.10.2019 veniva documentato mediante OCP l’incontro tra il Manna e D’Ambrosio Massimo presso lo studio del primo;
  • di particolare rilievo investigativo รจ la conversazione del 11.2019 tra il Munno e sua moglie Oliva Marisa Salette. Tale dialogo, oltre a confermare tutte le circostanze finora emerse, mette anche in luce la personalitร  del Munno, che riferiva alla moglie di aver fatto “alzare” il livello lavorativo di Perri Sandro alla Rende Servizi, sempre in virtรน dell’accordo politico-mafioso, semplicemente chiamando tale Lopez, in spregio a qualsivoglia normativa o merito lavorativo:

”MP: LOPEZ quand’รจ in diffรฌcoltร … pure VIVONA… cioรจ io mi diverto… viene da me. “Eh, vedi che quello… quell’altro” … “Fateli venire qua..” Quello mi ha minacciato, quello cosรฌ, quello cosรฌ… Le nunioni nella stanza mia con il verbale perchรฉ loro hanno paura. Allora Gianluca RANGO che il fratello รจ all’ergastolo … speriamo che ci resta fino a quando muore, che l’ha fatto… c’erano i figli di MANNA… Che lui… se non sbaglio c’era il fratello, no? E lui si atteggiava che aveva la faccia come uno zjngaro. Allora.. .

OMS: Ma con lui รจ stato in galera!?

MP:ย ย ย ย  No. Perรฒ dentro al sangue ce l’hanno questa cosa… ha fatto… per esempio Gianluca RANGO ha detto…

OMS: Come lavoro che fa Gianluca RANGO!?

MP: Era capo degli scuolabus…

OMS: Mh.

MP: ed ha fatto quello che ha voluto! Poi piano… piano ”me ne voglio uscire” ed รจ voluto venire nell’ufficio al comune e gestiva pure i turni. Poi MANNA ce lo ha fatto venire con mille difficoltร  perchรฉ il fratello รจ all’ergastolo, quindi come immagine, no?ย Invece di stare vicino all’amministrazione di MANNA, a tavoletta ha votato a PRINCIPE, ha fatto campagna elettorale . . . Come รจ stato eletto MANNA, ha detto ‘ cacciate a questo dal comune”. . . l’avevo aiutato pure io… ! E lo ha fatto cacciare. Ma lui non voleva che lo mettessero a… come ausiliario del traffico che si era preso pure lui il decreto…ย  Lui volevano che lo mettevano …

MP: e’ venuto poi il figlio dello sciacallo… dall’avvocato, il… con… con certi del villaggio europa che hanno fatto galera, che i figli sono in galera, che il fratello รจ stato al quarantuno bis (41 bis… ) cose… ha det.to ”assessore gliel’avevamo detto… ” gli ho detto ”tu che lavoro vuoi fare… !?” . . . ”no, voglio ritornare a fare il giardiniere … !” ha det.to “… almeno il livello”… tiene il secondo livello solo lui… gli altri il quarto… il quinto… ho chiamato a lopez, gli ho detto… “io non ti ho detto niente... subito gli devi dare il terzo livello! vedi tu come devi fare.. chiama a Walteruzzo, solo lui ha il secondo livello… ci dai il terzo, lo segnala…

– vi sono intercettazioni di comunicazioni dirette tra Massimo D’Ambrosia e il Manna, tutte finalizzate a un incontro che veniva poi fissato il pomeriggio del 20.02.2020 presso lo studio dell’avvocato.

Alla luce di tutti gli elementi dei quali si รจ parlato, emerge un solido quadro indiziario a carico degli indagati.

Gli elementi indiziari hanno messo in luce il raggiungimento di un accordo tra il Munno e il gruppo D’Ambrosia, e tra il Manna e il Gruppo D’Ambrosio.ย 

In ย particolareย  emergeย  ย agevolmente il coinvolgimento e la consapevolezza di tutti i soggetti coinvolti. Le numerose conversazioni intercettate, soprattutto di D’Ambrosio Massimo, non lasciano spazioย  adย  interpretazioniย  alternative,ย  essendo peraltro in molti casi espliciti e diretti anche in relazione all’oggetto dell’accordo, e cioรจ il patto che vi era alla base: in cambio di un cospicuo pacchetto di voti, recuperato dal gruppo ‘ndranghetista, il Munno e il Manna, relativamente ai rispettivi ruoli pubblici, avrebbe favorito la sotto-articolazione “Gruppo D’Ambrosio”, mediante l’aggiudicazione di gare (in primis l’affare del “palazzetto”) e assicurando un perpetuo trattamento di favore comprensivo di lavori di urbanistica e di favoritismi lavorativi, nonchรฉ una serie di utilitร  (date/promesse) che, come detto, determinavano i D’Ambrosio a rinunciare ai classici 100 euro per voto.

Nessun dubbio, inoltre, sulla piena consapevolezza di tutti gli indagati rispetto alla natura e all’oggetto dell’accordo, nonchรฉ della caratura criminale dei soggetti coinvolti (in particolare della caratura mafiosa dei fratelli D’Ambrosio, di cui Adolfo da poco uscito dal carcere).

Pertanto, alla luce delle considerazioni che precedono, si rileva che vengono integrati i gravi indizi di colpevolezza dei delitti contestati.

Giova ricordare che il delitto di scambio elettorale politico – mafioso รจ configurabile nei confronti di chiunque, e quindi anche del mediatore; che la norma punisce anche il semplice raggiungimento dell’accordo (“accetta la promessa di procurare voti in cambio dell’erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di altra utilitร ”) anticipando cosรฌ la punibilitร  della condotta a prescindere dal risultato, risultatoย  che nel caso concreto, comunque,ย  รจ stato significativo, considerato che sia il Munno che il Manna risultavano vincenti all’esito delle votazioni; che tutti gli indagati fossero consapevoli del metodo che sarebbe stato adoperato per il procacciamento dei voti risulta pacifico dalle captazioni da cui emerge, in primis, la conoscenza della caratura criminale dei D’Ambrosio.

In tal senso si รจ espressa, infatti, la Suprema Corte che ha osservato come in tema di delitto di scambio elettorale politico-mafioso, l’esistenza dell’intesa per il procacciamento di consensi elettorali con ricorso a modalitร  mafiose puรฒ desumersi anche in via indiziaria, mediante la valorizzazione di indici fattuali sintomatici della natura dell’accordo, quali la fama criminale del procacciatore, l’assoggettamento alla forza intimidatrice promanante dagli affiliati ad associazione di tipo mafioso e l’utilitร  del loro apporto per il reclutamento elettorale nella zona d’influenza, risultando, per converso, irrilevante il post factum costituito dal mancato incremento delle preferenze.

Infine, va evidenziato che sono proprio le affermazioni dei D’Ambrosia a evocare il classico metodo mafioso adoperato per il procacciamento dei voti in favore del Munno e del Manna, allorquando, ad esempio, veniva fatto espresso riferimento alla “zona di competenza” eย  alla reiterazione, negli anni, di un modus operandi dagli stesso ritenuto efficace. Parallelamente, quanto alla consapevolezza da parte dei due politici rispetto al metodo che sarebbe stato adoperato, รจ sufficiente ribadire che proprio la decisione di rivolgersi a soggetti di nota caratura criminale-mafiosa comporta la scelta consapevole di servirsi di tale metodo e trarne vantaggi sempre in virtรน del patto siglato.