A Mendicino bisogna stare attenti a non dare forza ai mafiosi come Potestio e i suoi compari, i fratelli Occhiuto.
Vi racconto i fatti realmente accaduti: Francesca Reda per nove lunghissimi anni, ha fatto opposizione alla giunta Palermo-Bucarelli-Greco e a ben vedere, aveva ragione perché questi erano intenti a distruggere un comune portandolo al dissesto finanziario.
Purtroppo però la Reda paga la sua onestà e i poteri forti del Pd cosentino la costringono a fare un passo indietro come candidata a sindaco ma i voti servono tutti, anche quelli della Reda, così i comandi cosentini decidono di sguinzagliare il poliziotto ligure,il grande faccendiere Gervasi, che risponde alla chiamata e riesce a fare terra bruciata intorno alla Reda.
Ma il colpo di scena accade martedì scorso quando la Reda viene convocata in Federazione a Cosenza, e le viene ufficialmente richiesto di fare un passo indietro “per il bene del partito e della sua unità ”, il tutto alla presenza di Pecoraro e anche del solito Mazzuca, il guappo di cartone che gioca almeno con due mazzi di carte…
Gervasi, accompagnato da un gruppo di seguaci , si presenta in circolo dicendo alla Reda che il candidato di superamento per Mendicino era Fulvio Scarpelli.
La Reda chiede ventiquattro ore per pensare alla proposta e la sera dopo comunica la sua disponibilità a ritirare la sua candidatura ma spacca la coalizione,facendo andar via i giovani e i 5 stelle, e criticando aspramente la proposta della Federazione.
Nel frattempo si sono susseguite una serie di riunioni alla presenza del cervellone Gervasi e del candidato a sindaco Scarpelli, tutto sembra andar bene ma non avevano fatto i conti con chi aveva preparato il pacco e con i veri massomafiosi cosentini.
Fulvio Scarpelli,l’uomo senza coraggio, durante una riunione al Rotary incontra alcune persone, degli emissari che iniziano a fargli capire come si sarebbe dovuto comportare. Ha inizio così un pressing di natura squallida e subdola da parte di Potestio, che teme per la sorti della sua pupilla Bucarelli.
Scarpelli è oramai una vittima senza scampo e, venerdì scorso, a un giorno della scadenza della presentazione delle liste, convoca coloro che lo avevano proposto e comunica la sua decisione a volersi ritirare, per presunte pressioni e attacchi ricevuti sui social e dando la colpa a un gruppo di giovani.
Naturalmente, nessuno crede a questa versione dei fatti.
Quindi a Mendicino succede che dopo il ritiro di Scarpelli spariscono tutti e la lista del Pd non si presenta.
Al di là delle valutazioni personali sarebbe il caso che Scarpelli dicesse la verità , si comportasse da uomo e denunciasse i personaggi loschi e mafiosi che gestiscono il Pd e la politica a Cosenza.
Lettera firmata