Lettere a Iacchite’: “Europee, la candidata Loizzo utilizza i nostri numeri personali e le cartelle cliniche per chiederci il voto: ora basta!”

Egregio Direttore,
sono una persona cosiddetta malata cronica, da quando sono nato sono portatore di una malattia rara che richiede cure costanti e spesso in forma ospedalizzata. Scrivo per denunciare lo sciacallaggio che noi malati cronici, oncologici, dializzati, etc, viviamo puntualmente sulla nostra pelle.
Non solo ci ritroviamo immersi in un sistema sanitario caotico e poco efficiente, quello che è vergognoso è che puntualmente nelle varie campagne elettorali diventiamo i primi pacchetti di voti, strumentalizzati, mortificati e velatamente ricattati.
È successo a me ma anche ad altre persone di mia conoscenza. Sia per le elezioni regionali del 2021 che per le elezioni europee, c’è stato un utilizzo illecito delle nostre cartelle cliniche e dei dati personali presenti nel database dell’azienda ospedaliera di Cosenza.

In particolare la candidata Simona Loizzo, candidata attualmente per le elezioni europee, ha utilizzato i nostri numeri personali e l’elenco delle nostre sedute per contattarci personalmente o per farci contattare, in alcuni casi per parlarci faccia a faccia, chiedendo il nostro voto.

Come si può mettere sullo stesso livello l’assistenza di cui abbiamo pieno diritto, non solo come malati cronici ma soprattutto come contribuenti, e un vero tentativo di voto di scambio? Si contratta sempre con la stessa arma, a dimostrazione di come funziona la politica ed il nostro sistema sanitario, fatto di figli e figliastri . In maniera assolutamente illecita e arbitraria siamo stati avvicinati da Simona Loizzo che chiedeva il voto perché se avessimo avuto bisogno di aiuto nell’accesso alle cure, ci avrebbe “aiutato”.

Tutto questo annichilisce e ci restituisce l’immagine della realtà ingiusta nella quale siamo immersi, dove ricatto e clientelismo fanno da padroni. Ma soprattutto com’è possibile che tutti sappiano eppure fingano di non sapere? In gioco c’è la nostra salute, e questi soggetti impuniti che senza coscienza si spingono sempre di più oltre la linea della decenza continuano liberamente a fare ciò che vogliono con le nostre vite, la nostra salute e la nostra privacy ponendo tutto come un favore ed eventualmente come un ricatto.
Io non sarò mai servile rispetto a queste logiche e scrivo per denunciare non solo chi è Simona Loizzo, ma un sistema che di fronte a reati reiterati non punisce chi abusa della sua posizione nella cosa pubblica.
Prendo coraggio di raccontare tutto pubblicamente tramite la Sua redazione, ma chiedo la cortesia di rimanere anonimo perché, dopo ciò che ho visto, ho quasi paura che mi possa essere tolto anche il diritto alle cure salvavita.
La ringrazio.
Cordiali saluti.