Sono 30 ore che mezza città di Fiore è senz’acqua. La situazione si sta facendo pesante.
Era dagli anni Settanta che non si verificava una cosa del genere. La gente è stanca e con questo caldo la disperazione è arrivata alle stelle. Il rischio, se dovesse proseguire la carenza idrica, è di precipitare in un problema sanitario serio. La gente, soprattutto gli anziani, non riescono più a pulire i servizi igienici. La gente che lavora non riesce a farsi una doccia. Il responsabile del servizio sanitario dell’Asp che è anche presidente del consiglio comunale è al corrente della situazione ma non fa nulla, è troppo impegnato a fare lo sceriffo in consiglio comunale. Perché non si chiama la Protezione civile della Calabria per far sistemare le cisterne in città?
Come mai, si chiedono i sangiovannesi, la sempre più patetica e imbarazzante regina della Sila non ci mette mai la faccia? Fa esporre questi poveretti di assessori che si stanno prendendo gli improperi dei cittadini ormai esasperati!
La situazione idrica poi l’ha compromessa Marco a ‘mbroglia che ha affidato lavori a ditte amiche di Cosenza per cercare soluzioni. Cosa hanno fatto gli amici del comunista con il culo degli altri? Gli amici cosentini hanno dato una controllata alle varie sorgenti che portano l’acqua ai serbatoi; hanno dato un’occhiata alla linea; si sono pappati 181 mila euro e oggi San Giovanni in Fiore è nel caos più completo! Non hanno portato questi signori, un solo litro di acqua.
Per finire l’opera hanno tolto gli idraulici che da 30 anni gestivano i serbatoi pensando di chiamare un… elettricista e risolvere i problemi.
Oggi, vigilia di Ferragosto, c’è una città letteralmente allo sbando. La gente sta diventando isterica, a giusta ragione. E i reali? Mangiano e bevono alle spalle dei poveri “paesani”, tanto lei in paese viene solo per fare qualche foto, i problemi dei cittadini non sono cose che la riguardano.