dalla pagina FB di Battista Sangineto
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Mi tocca scrivere di nuovo a proposito dellโimminente abbattimento di grandi alberi a Rende perchรฉ solo ieri รจ comparsa una locandina -affissa per conto dei Commissari del Comune di Rende โ nella quale si avvisano i cittadini che, in attuazione di una delibera approvata dall’Amministrazione Manna, domani (22 febbraio dalle ore 6.00) nel tratto di viale Leonardo da Vinci compreso tra via Filippo de Pisis e via Enrico Fermi, il Comune di Rende provvederร ad abbattere altri alberi centenari.
Altri abbattimenti inopinati e arbitrari dopo di via Don Minzoni, dello stesso viale Leonardo da Vinci, di via Giovanni XXIII, di Piazza De Vincenti e di Piazza San Giovanni.
La deforestazione di una cittร che era stata concepita, sin dagli anni โ60, dagli Amministratori e dagli urbanisti con uno standard elevatissimo -che si รจ mantenuto ed accresciuto nei decenni successivi con la creazione, per esempio, dei due Parchi fluviali dellโEmoli e del Surdo- di coesistenza del verde pubblico e privato con il cemento e lโasfalto.
Un insensato e pregiudizievole abbattimento che, peraltro, sarร condotto in barba alla recente legge regionale n. 7 del 7 febbraio 2024 proposta da Ferdinando LAGHI Consigliere Regione Calabria.
Non si devono piรน tagliare alberi nelle cittร , perchรฉ sono le cittร -con il loro concentrato di cemento, bitume e di consumo e di impermeabilizzazione del suolo- che formano le โisole di caloreโ (UHI, Urban Heat Island) amplificando e creando una temperatura insostenibile e nociva per gli esseri umani.
ร dalle cittร che dovrebbe passare il cambiamento, come dice il botanico Stefano Mancuso โIl nostro futuro, il futuro dellโambiente del nostro pianeta, รจ legato al modo in cui trasformeremo la nostra idea di cittร : non piรน luogo separato dalla natura, ma parte integrante della naturaโ. (โLa nazione delle pianteโ, 2019).