Egregio direttore,
con questa mia lettera voglio rendere pubblica la situazione di potenziale pericolo, e certo spreco di denaro pubblico, che avviene da tempo presso il polo sanitario di Germaneto. Un mio parente, vada anni, è lì in cura a causa di seri problemi neurologici e epilettici, di cui purtroppo soffre dalla nascita. Il problema di tutta la questione, per essere il più sintetico possibile visto l’argomento molto tecnico, riguarda non tanto i costi dei protocolli sperimentali antiepilettici (altissimi) a cui è sottoposto da tempo il mio parente, ma piuttosto il procrastinarsi a data da destinarsi dei relativi controlli periodici che dovrebbero essere effettuati in maniera puntuale e senza ritardi di sorta.
Ebbene, questa mio scritto ha luogo e motivo nel fatto che la tempistica dei protocolli sperimentali a cui è sottoposto il paziente in questione presso il polo sanitario di Germaneto, spesso non venga affatto rispettata e si dilati nell’arco di vari mesi. La questione è alquanto semplice: un paziente che accetta di assumersi, suo malgrado, il rischio di sperimentare sulla propria pelle farmaci di “nuova generazione”, lo fa solo per due motivi. Il primo è quello che non ci sono altre cure ufficiali efficaci, mentre il secondo è che, prima di iniziare il tutto, pone la sua fiducia e la sua salute in mano a dei medici che dovrebbero garantire ciò che è riportato su un piano terapeutico.
Ora caro direttore, parlando con i parenti ho saputo che tali farmaci dal costo di migliaia di euro (7000/8000€ al mese) vengono somministrati non rispettando i tempi di controllo e di eventuale verifica in precedenza prestabiliti. Un’unica situazione con due risvolti potenzialmente molto gravi, quello sanitario e quello economico come chiunque può capire. Concludo dicendo che il mio scritto si riferisce ad un singolo caso certo, ma mi chiedo: siamo sicuri che tale modus operandi non sia comune a molti più pazienti in cura presso il polo sanitario di Germaneto? Immaginarsi per un attimo le conseguenze.
Lettera firmata
