Edilizia sociale e aree sociali, l’impresa Lapietra e l’ingegnere-(ex) dirigente Capristo

Sono in molti ad affermare che Pino Gentile, a Cosenza meglio conosciuto come compa’ Pinuzzu o ancora meglio come ‘u frati du Cinghiale, dovendo muoversi per il bando sull’edilizia sociale, avesse in mente principalmente di favorire un’impresa ovvero la Lapietra Srl.

L’azienda rossanese, tanto per farvi capire meglio di cosa parliamo, è destinataria di incentivi su due canali: quello per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione (4 milioni di finanziamento sui 5 dell’intervento) e quello per gli alloggi da offrire in proprietà (in questo caso l’incentivo è di 4,8 milioni su quasi 17).

Nel secondo caso l’impresa aggiudicataria è la San Nilo Srl, la cui proprietà però è interamente della Lapietra Srl. La società è stata costituita nel mese di novembre del 2010, qualche giorno prima che il vecchio bando fosse cancellato (e il nuovo redatto).

E all’impresa Lapietra è legato a doppio filo anche il ruolo giocato nel tormentatissimo iter dei bandi da uno dei dirigenti esterni del dipartimento Lavori pubblici, Antonio Capristo.

Antonio Capristo è un ingegnere rossanese. Ha lavorato per amministrazioni pubbliche e costruttori. Ha esperienza nel campo dei fabbricati civili e delle energie alternative. È arrivato negli uffici del dipartimento Lavori pubblici da dirigente esterno di settore, nominato sulla base del rapporto fiduciario con l’assessore Pino Gentile. Proprio al tecnico di fiducia, il titolare della delega ha assegnato nel 2010 un compito molto delicato, quello seguire il procedimento di revoca della prima delibera, che stabiliva la suddivisione dei fondi per l’edilizia sociali.

Nel ricorso al Tar della Calabria presentato dalla Gatto Costruzioni, si approfondisce la posizione di Capristo.

“Capristo non è proprio uno sconosciuto nell’ambiente dell’edilizia – si legge nel documento prodotto da Gatto -; infatti il professionista è l’autore di uno dei progetti presentati per la partecipazione al bando di riferimento è alla pratica presentata proprio dalla società Lapietra srl, di Rossano: si tratta della costruzione di 135 alloggi”.

La ditta, però, era stata esclusa dal primo bando annullato dal centrodestra. “Il fatto – si legge ancora – è che i rapporti di Capristo con la Lapietra srl non sono esattamente stati sporadici. La circostanza salta fuori sempre dal curriculum pubblicato sul sito della Regione: la Lapietra srl è committente dell’ingegnere Capristo in diversi interventi edilizi, alcuni in corso, altri ultimati e altri in via di istruttoria”.

Ce n’è abbastanza per dire che Lapietra, Capristo e Gentile sono collegati da un filo unico? No, non ce n’è abbastanza. Oggi lo stesso ingegnere ex dirigente regionale Antonio Capristo ritorna sul proscenio perché ha vinto uno dei bandi delle aree sociali destinato alla costruzione di un centro benessere, una Spa come si dice adesso. I Lapietra dicono – senza vergognarsi – che loro con le aree sociali non c’entrano niente. E chi lo finanzia Capristo? Forse Iacchite’? Oppure la polizia e la procura di Castrovillari che proprio qualche ora fa hanno acquisito tutti i fascicoli dei bandi al Comune di Rossano?

E la figlia di Capristo come mai è entrata all’Asp di Cosenza nella qualità di stagista e lavora lì ormai da 6 anni? Vuoi vedere che ci siamo sbagliati e invece lavora con noi a Iacchite’ e scrive i pezzi su Rossano? E vuoi vedere che tra qualche ora ci darà informazioni inedite su quel mattacchione di don Pasquale Lapietra che da brutto ceffo è diventato mecenate? Meditate, gente, meditate.