“Berlusconi è già a caccia. Siamo al mercato delle vacche preventivo”, così Alessandro Di Battista parlando a Locri nel corso di una manifestazione elettorale a sostegno del Movimento Cinquestelle, commenta l’apertura di Silvio Berlusconi verso eventuali parlamentari del Movimento fuoriusciti. “Preferisco perdere due parlamentari – aggiunge – ma mantenere la coerenza e la durezza perché questo Paese ce lo hanno lasciato marcio”.
“Né patrimoniale né tasse di successione. Queste sono cose che dice Berlusconi, che hanno tirato fuori dal cellophane, che sta là con quei fogli, che si sbaglia e parla di mille lire… Non c’è più con la testa”. A Locri Di Battista inevitabilmente ha discusso molto delle proposte economiche di Forza Italia, che sono l’unico segnale “di vita” di un sistema a pezzi, testimoniato dalla caduta libera di Renzi e del Pd, ai quali il grillino dedica pochissime battute, vista la disfatta annunciata.
È arrivato anche in Calabria, dunque, “Il futuro in programma”, il tour in camper partito il 1° febbraio che vede il parlamentare uscente del M5s, Alessandro Di Battista, attraversare l’Italia fino al prossimo 2 marzo. Il deputato romano ieri sera ha fatto tappa a Locri per presentare alcuni tra i diversi punti del programma elettorale “Per la qualità della vita degli italiani”, frutto di cinque anni di lavoro, di competenze maturate sul campo nonché di pareri di esperti e di consigli dei cittadini. A supportare l’esponente e deputato uscente, attivisti del Movimento e rappresentanti di tutta la regione, candidati per concorrere per uno scranno in Parlamento alle prossime elezioni del 4 marzo. Tra questi, Paolo Parentela, Dalila Nesci e Federica Dieni.
Quanto alle coperture per il programma Di Battista ha detto: “In questo Paese il governo ha trovato 5 miliardi per Intesa San Paolo, altri miliardi per salvare il Monte dei Paschi di Siena: quindi i soldi da mettere in una banca pubblica di investimenti ci sono, basta avere una forza politica libera di poterlo fare”.
Proporre il “Reddito di cittadinanza” – ha aggiunto Di Battista – non significa regalare lavoro ai “fancazzisti” ma sviluppare lavoro, evitare la fuga dei giovani, incrementare la pensione minima a 780 euro ed evitare la morte sociale di un 50/60enne che perde il lavoro, rimettendo così in moto l’economia. Vogliamo intervenire contro la corruzione, l’arma principale in mano alle cosche, perché intervenendo sulla corruzione si possono ottenere tanti denari per poi investirli nell’economia reale. Vogliamo un Paese normale, con la sanità pubblica, con le infrastrutture decenti e un’istruzione. Questo Paese sta morendo con i conflitti di interesse».
SCANDALO RIMBORSI Alessandro Di Battista interviene anche sullo scandalo rimborsi, abbattutosi sul Movimento a una manciata di settimane dalle elezioni politiche. «Non si tratta di rimborsi – ha chiarito il deputato uscente – ma di donazioni libere dei parlamentari che restituiscono soldi che per legge gli spetterebbero. In questo Paese fatto alla rovescia, le sanguisughe che non hanno mai tagliato un euro di stipendio, criticano noi perché qualcuno ha tagliato troppo poco il suo compenso. Lo staff di comunicazione di Renzi credeva di indebolirci con questa polemica ma al contrario, ci ha rafforzati. Per la prima volta nella storia della Repubblica, una forza politica ha tirato fuori dei soldi di tasca propria, finanziando la piccola e media impresa, creando posti di lavoro. Abbiamo rifiutato di nostra spontanea volontà 42milioni di euro di rimborsi elettorali. Ci sono ancora 14 persone in Italia che non sanno che la nostra forza politica ha tagliato per 23milioni di euro gli stipendi dei parlamentari».
Di Battista ha parlato in una Piazza dei Martiri stracolma fino all’inverosimile e accolto come una rockstar: anche questi sono segnali importanti delle intenzioni di voto dei calabresi. Infine, l’appello del leader grillino: «Avvicinatevi alla politica, poi valuterete. Quello che il nostro Movimento vi chiede è, non di votare, ma di venire con noi, perché partecipare alla vita politica non è facile, ma ti cambia la vita, ti permette di guardarti in faccia e di camminare a testa alta. Viva la Calabria».