Cosenza, Massimo Bozzo: petrusinu ogni commento

Tutti sanno che per sembrare, o per definirsi, spiarti non basta indossare giacca e cravatta. Servono anche un po’ di neuroni che ogni tanto vanno a cena insieme. Ma pare esserci ancora qualcuno che questo non lo sa.  E questo qualcuno è Massimo Bozzo, altrimenti detto petrusinu ogni commento (contro il sindaco), convinto che è l’abito che fa il monaco. E’ persuaso di nascondere dietro giacca e cravatta, la sua corchia. Pensa che indossare l’abito della prima comunione lo renda superiore agli altri, e che u capiddruzzu sempri stirato sia sinonimo di stile e cultura. E’ convinto, con il suo look da scienziato in permanente conferenza, di spiccare sulla massa di ignoranti che, secondo lui, lo circonda, con la speranza che il suo padrone noti queste sue straordinarie doti.

Infatti ogni sua mossa, espressione, azione, dichiarazione è finalizzata a compiacere Occhiuto. Che più volte lo ha richiamato, chiedendogli di non intromettersi, nelle discussioni in cui si critica il sindaco, con le sue difese d’ufficio non richieste, anche perchè questo suo atteggiamento ha prodotto solo danni. In più occasioni Occhiuto gli ha detto: “Massimo, non ho bisogno della tua difesa, so difendermi da solo”. Ma nonostante ciò Bozzo continua imperterrito sulla sua strada, continuando a creare non poco imbarazzo a Occhiuto. Che sa bene che in fondo Bozzo è solo nu ciotariaddru che non supererebbe l’esame di cultura generale per un posto di lavacessi a Mediaset, come dice Berlusconi. Ma non sa come liberarsene. Ha provato a spiegargli che non è un genio, e che di lui apprezza solo quei 4 voti che gli porta, ma non c’è peggior soggetto del presuntuoso convinto della propria genialità. E per confermare questa sua genialità vi raccontiamo questa breve storia triste.

Qualche giorno fa una signora ha postato su Fb una foto che ritrae un branco di cani randagi intenti a rovistare nella spazzatura a Santa Teresa. Con lo scopo di segnalare a chi di competenza, il problema.

Non passano dieci minuti che arriva lui, u spiartu, con un altro post in cui accusa la signora di aver fatto un “fotomontaggio” per attaccare il sindaco. E pone a paragone una foto dello stesso luogo, però senza cani. Convinto con questo di aver dimostrato la falsità della notizia e della foto. Un genio. Secondo lui, per corrispondere al vero la foto, quando si è recato sul luogo per la verifica avrebbe dovuto trovare ancora i cani e la spazzatura nella stessa posizione della foto. E invece non ha trovato niente. E’ chiaro anche a un bambino che le foto sono state scattate in due momenti diversi della giornata. Quella con i cani attorno le 7 e 15 del mattino, quella dello scienziato dopo. E dopo che era passata la raccolta rifiuti.  E non essendoci più rifiuti da rovistare i cani hanno cambiato zona. 

Dopo aver sostenuto, per due giorni, che la foto è falsa, oggi lo scienziato posta le foto dell’operazione Santa Teresa e la descrive come la cattura di un latitante. Appostamenti, droni, intercettazioni, e alla fine la cattura. Confermando quello che la signora, con la foto, sosteneva. Pubblicando anche le foto dei trofei catturati.

Che dire: prima fa nu burdellu sulla veridicità della foto, e poi conferma, a sua insaputa, che la foto è vera. Dico io: non poteva intervenire e basta senza armare il solito teatrino per attirare l’attenzione del sindaco? Se non è nu ciotariddru chistu, ditemi voi.