Castrolibero, le ragioni di una responsabile rinuncia (di Vincenzino Aiello)

Il Comune di Castrolibero

Le ragioni di una convinta e responsabile rinuncia

di Vincenzino Aiello, ex sindaco di  Castrolibero 

In tanti si attendevano una nostra partecipazione in questa competizione elettorale. Così avrebbe dovuto essere, se non vi fossero stati atti che ci hanno fatto propendere per la non diretta partecipazione. Abbiamo dovuto prendere atto che agli interessi della nostra comunità sono stati anteposti calcoli di bottega e personalistiche ambizioni, lontane anni luce dal nostro modo di essere.

Da tempo avevamo avviato una significativa riflessione sulla situazione locale. Un quindicennio amministrativo a nostro giudizio di scarso significato politico ed amministrativo. Una compagine amministrativa che nulla di proprio ha realizzato, limitandosi a portare a compimento tutto quello lasciato in eredità dalle amministrazioni da noi guidate.

Ritenevano e riteniamo che questa comunità abbia bisogno di nuovi stimoli, di un nuovo progetto che rielabori le complesse problematiche interne. Bisogna riappropriarsi del ruolo che in passato Castrolibero ha svolto, promotore di proposte politiche di grande respiro ed interlocutore istituzionale credibile, inclusivo e non divisivo. Questo per potere essere realizzato richiedeva e richiede una nuova classe dirigente capace di superare e gestire le contraddizioni presenti sul territorio. Non una stagione di slogan, ma un progetto di sviluppo del territorio di largo respiro. Un progetto politico articolato, all’interno del quale le problematiche relative a: welfare, scuola, ambiente, sicurezza, lavoro, centro storico, tributi e tanti altri argomenti fossero, insieme ad uno stravolgente rinnovamento, capisaldi di ogni e qualsivoglia intesa politica.

Abbiamo così sostenuto con forza, che un progetto politico alternativo alla maggioranza uscente, intanto è credibile, in quanto le persone chiamate a gestirlo costituiscano una vera e concreta discontinuità con il quindicennio amministrativo. Su queste tematiche finalizzate a verificare l ‘esistenza o meno di una comune visione, si sono tenuti incontri con altri gruppi locali. In uno di questi incontri avvenuto c/o lo studio dell’avvocato Calvelli si convenne unanimemente per la formazione di una lista unitaria. Si stabilì che collegialmente si sarebbe designato un candidato a sindaco in una rosa di candidati, e che non vi fossero in lista candidati che avevano partecipato alla gestione della cosa pubblica.

In quella riunione registrammo finanche la volontà di rinuncia ad una sua candidatura del già vicesindaco Figliuzzi, accogliendo senza riserva alcuna le tesi da noi esposte. A conclusione dell’incontro, venne fissata la data per una nuova riunione, da tenersi a distanza di tre giorni, presso la nostra sede. Riunione mai tenutasi per disdetta da parte degli stessi. Agli scomparsi interlocutori locali, si sostituirono altri ben più di peso interlocutori. Questi nel chiederci la riapertura di un tavolo, ci portavano a conoscenza che per tale lista vi era già un candidato a sindaco per il quale non era dato sapere “da chi era stato designato” nonché la presenza in lista di vecchi amministratori.

Essendo venuti meno i presupposti sui quali l’unità era stata in precedenza sancita, abbiamo manifestato la nostra più netta contrarietà a riaprire una qualsivoglia discussione che potesse in qualche modo coinvolgerci in un disegno eterodiretto e del tutto estraneo al territorio castroliberese. Tutto questo, siamo coscienti, potrà ritardare il cambiamento del quale Castrolibero ha bisogno, ma siamo certi che allontana il rischio di pericolose sudditanze.

Abbiamo scelto di non presentare la nostra lista in questa competizione elettorale, con il solo scopo di non allargare il solco delle tante divisioni già presenti sul territorio. Assicuriamo la nostra attiva partecipazione in questo appuntamento elettorale, nel quale comunque ed in modo diverso, porteremo avanti le nostre idee e le nostre proposte. Un grazie agli amici e alle amiche che pur avendo dato la loro disponibilità a far parte della nostra lista, hanno condiviso la nostra scelta.