Ad aggredire Michele è stato il sistema Cosenza. Ci vediamo oggi a Iacchite’

di Ferdinando Gentile 

Conosco Michele Santagata da sempre, siamo legati da una amicizia lunga e profonda. È stata, insieme ad altri compagni e compagne, una delle figure più importanti nella mia storia e formazione politica e personale. Non saprei nemmeno dire quante battaglie e lotte abbiamo condiviso. Ieri Michele è stato vigliaccamente aggredito. Da chi? No, non basta dire che da 2 balordi. Mi dispiace, non mi basta.

Ad aggredire Michele è stato il sistema Cosenza. Un sistema in cui appare ormai normale avere un prefetto e un comandante dei vigili del fuoco corrotti, una procura debole con i forti e forte con i deboli, la corruzione diffusa come forma di gestione consolidata e che un giornalista possa essere minacciato e aggredito perché dice la verità. Una città che sotto luci e mostrine nasconde un intreccio di affari e di poteri pagato, come sempre, dalla gente comune che non ha santi in paradiso.
Michele è stato aggredito dal sistema Cosenza, perché si è permesso di denunciarlo e di combatterlo. Insieme a Gabriele Carchidi hanno messo i piedi dove nessuno doveva osare.

Non basta esprimere la solidarietà, questo è un’attacco alla parte buona della città e a quella Cosenza incapace di sopportare ingiustizie e abusi.
Proprio questa Cosenza oggi è chiamata a reagire per ricostruire un’idea di normalità che non accetta corruzione e abusi.
Da oggi dimostriamo che Michele non è solo contro il sistema Cosenza e liberiamo questa città dall’abbraccio mortale di chi si crede intoccabile e onnipotente. Ci vediamo oggi, alle ore 18, a via Miceli, davanti alla redazione di Iacchitè