Aiello, una breccia tra le mura

chiesa aiello La visita ad Aiello Calabro, borgo interessante di antiche origini, giungendovi da Grimaldi attraverso la strada provinciale 245, è affrontata con l’animo rinfrancato dalla bella visione del paesaggio, del territorio sottostante, del mar Tirreno nonché delle isole Eolie sullo sfondo da cartolina, che si possono ammirare bene durante una giornata di sole.

Che il paese un tempo fosse un feudo importante con tanto di Castello e di vasta cinta muraria, così come riportato su una vecchia stampa del Regno di Napoli mostrataci dalla nostra premurosa guida, Lucia ; ci viene confermato dai diversi toponimi della porta d’accesso e dagli imponenti resti delle vecchie mura della fortezza, giudicata da Leandro Alberti, all’inizio del ‘500, “tra le prime fortezze del Regno di Napoli”.

Apprendiamo poi, dalla discussione che intavoliamo con alcuni cittadini incontrati nel paese, delle vicissitudini storiche vissute da Aiello nel corso dei secoli. Dalle dominazioni feudali dei conti Siscar e dei principi Cybo Malaspina, alle sollevazioni dei contadini, alle occupazioni delle terre ed alle lotte popolari e di emancipazione sociale intraprese sin dall’inizio del XX secolo dalle classi subalterne.

cybo malaspinaGirovagando con piacere nel ben tenuto centro storico, accompagnati dalla gentile Francesca, appassionata di storia e tradizioni locali, abbiamo potuto osservare palazzi di notevole interesse, tra cui è giusto segnalare quello Cybo Malaspina, “identico a quello dello stesso casato presente a Massa”, dice Baldini, che adorna e abbellisce la piazza principale del paese, nonché edifici di culto di elevato valore storico-artistico.

centro storico aielloEd è proprio passando nelle contorte vie dell’abitato storico che, iniziando a intercettare profumi di pietanze in preparazione, ci avviamo ad affrontare la discussione sulle peculiarità enogastronomiche locali.

capretto-al-forno-con-patateLe carni, prevalentemente quelle suine, lavorate e trasformate come nella migliore cultura contadina, vengono utilizzate in tutte le parti senza buttare niente, al fine di realizzarvi non solo salsicce e sopressate ma molte altre specialità culinarie.

costolette-di-agnello-al fornoIl capretto e l’agnello, come da tradizione, soprattutto nel periodo pasquale e nella tarda primavera, da cucinare esclusivamente al forno.

zucchineLa savuza, che già conosciamo bene, un piatto delizioso di origine spagnola, a base di zucchine fritte sistemate in un vassoio con mollica di pane, aglio, aceto e mentuccia selvatica.

I taralli bolliti, molto noti e taralliapprezzati nel comprensorio al punto che, scherzosamente, gli aiellesi vengono definiti i “tarallari”, e le freselle integrali. Ma soprattutto quelle croccanti e tenere insieme, a base di farina di mais o, meglio, di grandianu.

fichicioccolatoPer concludere, oltre che coi tipici biscotti ricoperti di glassa di zucchero, con la lavorazione dei fichi secchi tipici del cosentino, qui prodotti dall’Azienda Aloisio avviata nel 1930, nonché dei famosi e originali “Fichi Dottati al Cioccolato” prodotti sin dal 1950.