Asp Crotone, l’asse Sculco-Graziano-Masciari “garanzia” di malaffare

«Direttore amministrativo della Asp di Crotone, nominato su indicazione di Sculco Vincenzo, si metteva a totale sua disposizione per assicurare alle imprese a lui legate l’ottenimento di appalti e la nomina di soggetti vicini a lui…». È uno dei passaggi dell’ordinanza dell’inchiesta “Glicine-Akeronte” che riguarda l’avvocato 58enne di Catanzaro Francesco Masciari, già Dg dell’Asp di Crotone e da ieri sottoposto alla misura cautelare della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici per un anno. Masciari, considerato dagli investigatori uno degli ingranaggi della catena politico-clientelare gestita da Enzo Sculco, è accusato nell’ambito dell’inchiesta della Dda di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Masciari tra l’altro sarebbe stato nominato direttore amministrativo dell’Asp il 6 febbraio 2019 dal commissario Antonello Graziano (attuale direttore generale dell’Asp di Cosenza, ndr) su pressioni di Enzo Sculco, che insieme a quello che il gip definisce il “gruppo associativo” legato all’esponente poliico fondatore dei Demokratici, aveva qualche tempo prima indirizzato il suo gradimento come commissario straordinario dell’Asp di Crotone verso la persona di Antonello Graziano, dopo avere ottenuto la rimozione di Sergio Arena, personaggio non gradito allo Sculco.

Per gli inquirenti, la nomina di Antonello Graziano risulterà poi prodromica all’individuazione del direttore amministrativo nella persona di Francesco Masciari, che verrà a sua volta nominato su specifica indicazione dello Sculco, considerato dallo stesso Oliverio il rappresentante della zona.