Bari-Cosenza. quasi un testacoda: la vigilia di biancorossi e rossoblù

Non proprio un testacoda, di certo un’occasione da non perdere. Il Bari quinta forza della serie B se la vedrà domani (alle 16,15) con il Cosenza fanalino di coda della cadetteria. Per i biancorossi sarà il primo di due incontri consecutivi al San Nicola, sebbene il rendimento interno sia stato fin qui il tallone d’Achille dei Galletti. Ma se si vuole perseguire l’obiettivo promozione, allora bisognerà immediatamente correggere il tiro anche tra le mura amiche. Il confronto con la formazione calabrese ha origini relativamente più recenti rispetto alla nascita del Bari. Le due formazioni, infatti, hanno cominciato ad incrociarsi dal 1951: 33 sono i confronti totali, il bilancio è nettamente a favore dei pugliesi con 16 vittorie, sette pareggi e dieci sconfitte. In casa, i biancorossi hanno vinto dieci volte, quattro sono i pari, appena due i ko.

NUMERI…OPPOSTI 36 sono i punti raccolti dalla truppa di Michele Mignani grazie a nove vittorie e altrettanti pareggi, mentre cinque sono le sconfitte. Dopo due stop di fila, Di Cesare e compagni si sono rialzati battendo nell’ultimo turno la Spal per 4-3: un successo che ha consolidato la posizione all’interno della griglia dei playoff in una classifica cortissima dalla seconda all’undicesima posizione.

Tribolata, invece, la stagione dei rossoblu, ultimi a quota 22 con appena cinque vittorie, sette pari e ben undici rovesci. Eppure, il Cosenza aveva cominciato il campionato con due successi di fila. Una prima crisi di quattro sconfitte di fila, però, ha provocato il ribaltone in panchina da Davide Dionigi a William Viali, ma l’attesa «scossa» non è arrivata. Anzi. Il girone di andata si è concluso con un’astinenza da successo durata ben otto turni. Una fiammella di speranza si è accesa con l’inizio del ritorno: il pareggio con il Benevento e soprattutto l’affermazione sul Parma ed il pari colto con la Ternana hanno propiziato cinque punti nelle ultime quattro giornate riportando i calabresi a quattro lunghezze dalla zona permanenza diretta. Restano, però, preoccupanti gli indici che vedono i cosentini come la compagine che ha vinto meno in B (come Benevento e Spal) e perso di più (come Venezia e Perugia). Impietoso pure il confronto sulla differenza reti. L’attacco biancorosso è il migliore della categoria con 38 gol realizzati, esattamente il doppio dei 19 della prima linea del Cosenza, la peggiore della B. La formazione di Viali annovera pure la difesa più perforata del campionato, con 35 reti al passivo (come il Brescia), mentre i Galletti hanno incassato 25 gol (quarta retroguardia, come Sudtirol, Parma e Pisa).

FANTASMI AL SAN NICOLA CONTRO SINDROME DA TRASFERTA 14 punti in 11 match interni per tre successi, cinque pareggi e tre sconfitte: l’andamento interno del Bari è da zona playout. A contare un ruolino interno peggiore sono appena in quattro: Venezia e Benevento con nove punti, l’Ascoli con dieci, la Spal con 12, mentre il Cittadella ha lo stesso bottino dei pugliesi. Soltanto Ascoli, Benevento e Venezia hanno vinto meno (due volte) di Antenucci e soci in casa. Ben 14 reti i gol subiti: in ben sei circostanze sono state addirittura due nell’arco degli stessi ‘90. Così come addirittura cinque le volte in cui capitan Di Cesare e compagni sono passati in svantaggio. I Galletti inoltre, hanno mai vinto due volte di seguito al San Nicola: ognuno dei tre successi è stato puntualmente seguito da uno stop nel match successivo interno. Eppure, i pugliesi non hanno difficoltà a trovare la via del gol in casa: con 20 gol realizzati, infatti, vantano il migliore attacco interno della B. Il Cosenza, però, soffre terribilmente in trasferta: i sei punti raccolti (una vittoria, tre pari, sette ko) rappresentano il peggiore score esterno della B. Discorso analogo per quanto concerne i gol segnati (appena cinque) e quelli subiti (21). I rossoblu hanno perso negli ultimi tre viaggi affrontati: per ritrovare un risultato positivo, occorre tornare al 27 novembre scorso, con l’1-1 a Cittadella.

LE SCELTE Il Bari non dovrebbe scostarsi troppo dalla formazione schierata contro la Spal. Nel 4-3-1-2 di Michele Mignani, il principale dubbio è legato a Folorunsho, alle prese con un ginocchio infiammato. Se il 23enne romano non dovesse fornire le opportune garanzie, si aprirà un ballottaggio tra Botta, Bellomo ed il neo acquisto Benali per il ruolo di trequartista. Qualche nodo da sciogliere anche sulle corsie laterali, con Pucino e Mazzotta in vantaggio rispettivamente su Dorval e Ricci. A centrocampo, invece, Maita dovrebbe riprendersi una maglia da titolare affiancando Maiello e Benedetti. Cheddira ed Esposito, infine, dovrebbero comporre il tandem di punta. Nel Cosenza, invece, la principale curiosità è legata all’ex Lazio e Inter Zarate, che potrebbe giocare fin dall’inizio. Nel 4-3-3 di Viali, invece, non ci sarà il “gioiellino” Florenzi, ancora infortunato. Dovrebbe esserci spazio fin dall’inizio per gli ex biancorossi D’Orazio e Marras, passato ai calabresi proprio nella recente sessione invernale del mercato. Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Le probabili formazioni

BARI (4-3-1-2): Caprile; Pucino, Di Cesare, Vicari, Mazzotta; Maita, Maiello, Benedetti; Botta (Benali); Esposito, Cheddira. Allenatore: Mignani.

COSENZA (4-3-2-1): Micai; Rispoli, Rigione, Vaisanen, D’Orazio; Voca, Calò, Brescianini; Marras, Zarate; Finotto. Allenatore: Viali.