Belvedere, clinica Tricarico: il ruolo del (defunto) commercialista Galiano

Ore di frenetica attesa sul Tirreno per la decisione del giudice fallimentare sulla clinica Tricarico di Belvedere, portata sull’orlo del baratro nonostante sia da decenni una straordinaria macchina da soldi per tutto il “sistema” dominante. Il titolare Pasquale Tricarico spara a zero suò curatore fallimentare Fernando Caldiero, che a suo giudizio starebbe manovrando sottotraccia per favorire il solito gruppo iGreco, pronto a iondarsi come un avvoltoio sull’ennesima preda. Ma è chiaro che anche lui ha i suoi scheletri nell’armadio.

Qualche giorno fa – evidentemente “mandato” dal dottore Tricarico – un sedicente profilo FB ci ha inviato una nota sul ruolo nella vicenda di un commercialista, tale Ennio Galiano. Poiché Iacchite’ non sta né con Tricarico e col clan Muto e né con Caldiero e men che meno con iGreco, pubblichiamo tranquillamente quello che ci è stato inviato, con una nota di commento e un messaggio al dottore Tricarico. Se deve riferire qualcosa usi la mail [email protected]. Non c’è bisogno di fake su FB. Chiaro?

… A memoria di noi tutti i Tricarico hanno sempre avuto una barca e forse il cospicuo patrimonio costruito dal Rosano rimasto in mano ai nipoti e impiegato quasi tutto per l’ ammodernamento della struttura avrebbe permesso loro di acquistare non solo una barca ma una flotta. E’ vero che tutti i personaggi citati hanno ruotato intorno agli uffici della clinica ma non ho mai letto di un certo noto commercialista che spesso era in compagnia del dott. Ciro Tricarico e mi riferisco al dott. ENNIO GALIANO, il quale aveva dal 1995 la completa gestione della INR Tricarico (facendo bilanci e curando il personale).

Nel 2009 sempre per questioni amministrative estranee all’azienda (ritardi anche dei rimborsi regionali) si è avviata la CTR e l’iter burocratico si è concluso nel 2011. L’art. 182 per la restrutturazione del debito è stato avviato dal dott. Caridi che si è dimesso nel 2010 con il dott. Caldiero, dal 2010 ha continuato l’iter del 182 Ennio GALIANO avvalendosi di un gruppo di avvocati di Roma (amici di un giudice) e sempre guidati da GALIANO.

Sono riusciti con artifizi vari a ritardare l’excursus del 182 con alti costi per l’INR Tricarico allorquando il giudice fu trasferito. Dopo di che il buio. Ennio GALIANO ha sempre gestito l’INR Tricarico con la presenza quotidiana degli avvocati di Roma e del Dott. Ciro Tricarico, che forse ignaro di ciò che avveniva alle sue spalle ha fatto in modo che venissero perpetrate queste cose (giusto per chiarire: il citato Ciro Tricarico, ex marito di Antonella Capano, è risaputo che in questi anni non ha fatto altro che ordire piani per vendette personali contro i Tricarico).

Quando la CTR ha iniziato ad operare il commercialista era sempre Ennio GALIANO e i compensi immagino non siano equiparati alle sue prestazioni. Per l’INR Tricarico il Caldiero era il consulente della struttura, il commercialista INR era ENNIO GALIANO.

Fin qui il nostro anonimo lettore e messaggero. Innanzitutto ci preme scrivere che a noi risulta che il commercialista che lei indica quale ulteriore personaggio legato alla crisi della clinica abbia svolto mansioni di elaborazione di paghe e contabilità. Non risulta che abbia svolto attività di consulenza finanziaria. Anzi ci risulta, fino a prova contraria, che addirittura le elaborazioni delle paghe e della contabilità venivano svolte da uno dei collaboratori dello studio del commercialista Ennio Galliano, ormai deceduto qualche anno addietro. Nel 2015 il Galliano, poi, risulta aver chiuso qualsiasi rapporto con la casa di cura. Le notizie che noi offriamo per una corretta valutazione dei fatti ai nostri lettori, provengono nel 90% da carte del tribunale. Se lei ha carte diverse, non deve fare altro che inviarcele e vedrà, come da nostro DNA, che non facciamo sconti a nessuno.

A riguardo poi della storia degli avvocati di Roma, pare che gli stessi abbiano avuto incarico legale da parte della casa di cura e che la loro azione sia stata bloccata dagli stessi Tricarico mentre era in itinere. Detto studio legale, conseguentemente, ha presentato una parcella per la quale si è aperto un contenzioso, visto che negli accordi per il pagamento c’era la condizione del buon fine ed il buon fine non lo si è valutato a causa della volontà dei Tricarico di affidare la pratica all’avvocato Saverio Cetraro. Comunque ripetiamo il principio: se ha carte, documenti comprovanti il contrario, le mostri e noi saremo felici di sbatterle in prima pagina. Noi – lo ribadiamo – non stiamo con nessuno di tutti questi personaggi.