Belvedere. Il silenzio di “Uniti” sempre più allo sbando, il voto (illegittimo) della Filicetti e le ultime ore di attesa

Belvedere. Il silenzio di Uniti sempre più allo sbando. Filicetti vuol votare il Dup ma il suo voto è illegittimo.

Prosegue le barzelletta in essere al comune di Belvedere Marittimo.
Iacchite’ vi ha svelato il piano diabolico delle assunzioni volute da Don Cascini con il Piao. Un piano partito già male, con tanto di parere di illegittimità alla delibera N.170 da parte del segretario comunale e questo non lo dicono i belvederesi nei bar ma – appunto – il segretario comunale.
Inutile ribadire che l’iter burocratico era totalmente viziato tanto che la maggioranza è tornata sui propri passi approvando un’altra delibera di giunta con modificazioni al Piao.

Uniti intanto tace. La signora Filicetti vuole fare la stampella a Cascini e Impieri. Troppo alti gli interessi nella sanità privata e nella sua clinica di famiglia (il titolare della ex Spinelli è suo marito Maurizio Arci) per preoccuparsi delle pressioni degli elettori e dei belvederesi.

Ufficialmente Uniti resta in silenzio. Un silenzio che sa di compromesso. Se si staranno mettendo d’accordo non è dato sapere ma ben presto il mistero sarà svelato. Pare infatti che la moglie di Arci abbia rimandato al gruppo la decisione definitiva ieri sera, ma è solo una strategia per temporeggiare e tentare di far abbassare i toni, che per sua sfortuna crescono di ora in ora.

A Belvedere Marittimo sono tutti schifati per l’inciucio più sfacciato degli ultimi 20 anni. Filicetti, Arci, Granata, Ugolino, Spinelli, Marco Liporace, i nemici giurati di Cascini… che gli salvano la poltrona attraverso il voto in aula al sindaco. Una barzelletta che tutta le provincia di Cosenza conosce, solo che non fa ridere perché di mezzo ci sono cose grosse che devono far riflettere i belvederesi in vista delle prossime elezioni comunali allorquando i Filicetti-Fiorillo candideranno delfini, parenti e nipoti mascherati da “il nuovo che avanza”.

Ovviamente la Filicetti ha ancora tutte le possibilità per riacquistare credibilità politica, astenendosi da questo gioco al massacro, mandando a casa Don Cascini anche perché in realtà non potrebbe votare favorevolmente il Dup, visti i gradi di parentela che la coinvolgono, così come Anna Cannataro, che è addirittura la cognata della Grosso Ciponte.
Una serie di situazioni al vaglio degli addetti ai lavori pronti ad impugnare nelle sedi opportune. Però siamo in Italia, dove la legge sappiamo come “funziona” e quindi Belvedere in queste ore è una polveriera. E l’attesa per il consiglio comunale di domani cresce di ora in ora.