Belvedere, massoneria deviata e appalti. Perquisizione agli assessori Cristofaro e Liporace

Una loggia massonica coperta e deviata per gestire gli appalti nell’Alto Tirreno cosentino. Stamattina il procuratore di Paola Pierpaolo Bruni ha dato seguito all’inchiesta avviata nello scorso mese di gennaio procedendo ad una serie di perquisizioni a carico, tra gli altri, di due assessori al Comune di Belvedere, Luigi Cristofaro e Marco Liporace. Ai due era già stato notificato un avviso di garanzia insieme ad altre 16 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. Non solo, però. C’era una loggia segreta che condizionava le gare d’appalto e a tre degli indagati – tra i quali i due assessori di Belvedere – viene anche contestata la violazione della Legge Anselmi, che vieta la costituzione di logge massoniche coperte. Coinvolti anche consiglieri comunali di Belvedere Marittimo e professionisti. Una fitta rete che partiva da Scalea per poi muoversi in altri comuni e anche in Basilicata.

La perquisizione, ancora in fase di svolgimento, potrebbe fornire ulteriori prove alla procura sulla presunta associazione per delinquere che avrebbe operato tra la Basilicata e la Calabria, per dividere i proventi degli appalti pubblici. I reati contestati sono, a vario titolo, truffa alla turbata libertà degli incanti, alla corruzione, fino alla violazione della Legge Anselmi. I fatti contestati sono compresi nell’arco di tempo che va dal 2018 al 2020.

Tra i nomi di spicco, oltre agli assessori di Belvedere Luigi Cristofaro e Marco Liporace anche l’imprenditore Giuseppe Marsico, figura centrale dell’inchiesta e i tecnici Giuseppe D’Alessandro (capo dell’ufficio tecnico comunale di Scalea) e Paola Di Stio (capo dell’ufficio tecnico di Belvedere). Ma ecco l’elenco completo dei nomi.
Luigi Cristofaro, Francesco Arcuri, Antonio Del Vecchio, Giuseppe Del Vecchio, Maria Grazia Melega, Francesco Esposito, Paola Di Stio, Vincenzo Cristofaro, Silvano Cairo, Giuseppe D’Alessandro, Giuseppe Marsico, Marco Liporace, Giampietro D’Alessandro, Maria Petrone, Vincenzo Donato Rosa, Raffaele Grosso Ciponte, Giuseppe Caroprese, Gianfranco Amodeo.