Calabria 2020/21, gli impresentabili: il Generale e le sue (fantastiche) querele

dalla pagina FB di Alberto Laise 

Ancora una volta il consigliere regionale Giuseppe Graziano mi ha querelato. Stavolta lamenta la presunta diffamazione per averlo, dice lui, definito “sciacallo”. Si riferisce ad un articolo riguardante il possibile arrivo della nave Covid nel porto di Schiavonea quest’estate (http://www.iacchite.blog/corigliano-rossano-nave-quarantena-caro-flavio-non-lasciare-il-passo-allo-sciacallo/). Utilizzo in effetti il termine due volte nell’articolo. La prima è riferita alle scelte fatte da un altro ente. La seconda (ed allora Flavio Stasi… chiedi informazioni, chiedi garanzie… ma non lasciare nemmeno per un secondo il passo allo sciacallo… quello è l’abito che ha già indossato qualcuno a cui non puoi star vicino…) è un appello al nostro sindaco affinché non metta in essere scelte che speculano su un determinato fatto. Ed è chiaro che quel qualcuno è un riferimento indeterminato a tutti quelli che sui migranti speculano politicamente. Se potessi esprimere il mio pensiero liberamente sul consigliere regionale… beh direi ben altro.

Però mi piacerebbe veramente che stavolta si finisse in un’aula di tribunale… magari parleremmo di eolico, del settore rifiuti commissariato, di boschi e legname, di come si scioglie un’amministrazione comunale dal notaio e di tante questioni politiche che sono di pubblico dominio e di pubblica riflessione.

Ma visto che, ed è passato più di un anno e mezzo, ancora attendo di sapere l’esito della prima querela, attendo cioè di sapere se è stata archiviata o altro, ora presumo di dovermi mettere in attesa paziente anche dell’esito di questa. Ma se il consigliere regionale spera che non dica, laddove mi viene permesso, la mia opinione sul suo agire politico perché spaventato dalle sue querele… beh si metta l’anima in pace… al mio diritto di critica verso chi, sui migranti, propone soluzioni discriminatorie se non razziste non rinuncio manco se mi querela Salvini…

Ps: Si legga le sentenze d’assoluzione di chi ha definito Salvini “sciacallo”, “nazista”, “fascista”.