Calabria 2020, gli impresentabili: Basilio Ferrari e l’affare del servizio idrico paolano

Il sindaco di Paola Basilio Ferrari

Tanto per non farci mancare niente e puntando gli occhi sul Tirreno Cosentino, all’interno della coalizione di centrodestra che sostiene Jole Santelli nelle Regionali del 26 gennaio, nella lista di Forza Italia c’è un’altra vecchia conoscenza tra gli impresentabili. Si tratta di Basilio Ferrari, ex sindaco di Paola prima di cedere il passo a Roberto Perrotta, dopo un mandato disastroso e fallimentare, che ha lasciato anche il segno giudiziario, altrimenti che Forza Italia sarebbe?

Basilio Ferrari attualmente è indagato nell’inchiesta sul depuratore comunale nonché nell’occhio del ciclone per aver ripetutamente affidato in modo “fiduciario” la gestione del servizio idrico paolano ad un’azienda con una composizione societaria di cui fa parte una parente stretta di un noto boss cetrarese.

Concussione, induzione indebita a dare o promettere, falsità ideologica e falsa attestazione. Sono queste le ipotesi di reato formulate dalla procura di Paola, a vario titolo, nei confronti di 7 persone, alcune delle quali al momento dei fatti contestati, ricoprivano il ruolo di amministratori nell’esecutivo dell’ex sindaco di Paola, Basilio Ferrari. Nell’inchiesta figurano, oltre all’ex sindaco Ferrari, anche il vicesindaco dell’epoca, Francesco Sbano (sodale dei Cinghiali cosentini, al secolo i fratelli Gentile), l’assessore Marco Cupello, i due ex responsabili dell’Utc, gli ingegneri Fabio Pavone e Antonio Vigliotti, il responsabile della società del servizio idrico integrato Lao Pools, Marcelo Forte, e l’imprenditore Silvestro Lenti. Le indagini sono state avviate nel 2017, quando carabinieri e finanzieri si introdussero in numerose abitazioni per acquisire il materiale utile alle investigazioni ed effettuare indagini a tappeto su appalti, cooperative, gestione dei rifiuti e gestione del servizio idrico. Non c’è che dire: Basilio Ferrari è un altro profilo perfetto per Forza Italia, il partito del malaffare e della corruzione (ma anche della concussione, che non è molto diversa) per eccellenza… 

Per dovere di cronaca, non possiamo sottacere che Giuseppe Aieta, consigliere regionale uscente del Pd e nuovamente candidato in una delle liste civiche per Callipo, alle ultime comunali di Cetraro ha sponsorizzato una lista elettorale in cui primo eletto è stato il cognato dello stesso boss cetrarese i cui congiunti hanno interessi nella gestione del servizio idrico paolano.